Riassunto analitico
L’obiettivo di questo elaborato è analizzare le caratteristiche del mercato azionario non regolamentato italiano, l’Euronext Growth Milan, confrontandolo con gli altri segmenti del mercato azionario italiano, con i mercati non regolamentati europei e osservando le caratteristiche delle società che si quotano su di esso e la loro convenienza a quotarsi. Si parte dunque da un’analisi regolamentare del mercato azionario italiano, in cui si osserva come i requisiti di ammissione, negoziazione, di corporate governance e di trasparenza richiesti alle società per quotarsi sul mercato principale siano più stringenti rispetto a quelli richiesti alle imprese per quotarsi sul mercato non regolamentato. La medesima analisi viene sviluppata anche sui mercati azionari di Francia, Germania e Regno Unito, osservando la medesima peculiarità. Viene poi eseguita un’analisi comparata tra i mercati azionari principali e non regolamentati di Francia, Germania, Italia e Regno Unito, da cui emerge che i mercati azionari sono prevalentemente a carattere regionale, con i soli mercati non regolamentati francese e inglese e il mercato principale tedesco che presentano una minima attrattività per le imprese straniere. In termini di liquidità, si è osservato come i mercati principali siano decisamente più liquidi rispetto ai mercati non regolamentati, con i mercati britannici che tendono ad essere quelli più liquidi. Si è infine analizzato l'andamento delle IPOs sui diversi mercati, osservando che sui mercati principali esiste una correlazione positiva tra l'andamento dell'indice di mercato e il numero di nuove quotazioni (ad eccezione del mercato francese, che registra una correlazione negativa); per quanto riguarda i mercati non regolamentati, il mercato inglese registra una correlazione negativa, il mercato francese e tedesco una correlazione positiva e il mercato italiano una correlazione positiva (rispetto però all'indice del mercato principale, non a quello del mercato non regolamentato). Infine si esegue un’analisi specifica sul mercato italiano in cui si vuole osservare la convenienza delle società, in particolare le PMI, a quotarsi sui mercati azionari (in particolare sul mercato non regolamentato). Ciò che si osserva è che la quotazione sul mercato consente sia alle società che si quotano sul mercato principale sia a quelle che si quotano sul mercato non regolamentato di accrescere la propria dimensione, anche se la crescita delle società sul mercato non regolamentato è maggiore di quelle che si quotano sul mercato principale. Le società che si quotano sul mercato principale hanno però una dimensione decisamente maggiore e un livello di redditività superiore, soprattutto dopo la quotazione: questo è reso possibile sia da un maggior ricorso a capitale di debito sia ad una maggior efficienza della gestione operativa. Dunque, per i portatori di capitale delle società che si quotano sul mercato principale emerge un vantaggio dalla quotazione, per i portatori di capitale delle società che si quotano sul mercato non regolamentato invece non vi è questo vantaggio.
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Abstract
The objective of this paper is to analyze the characteristics of the Italian exchange regulated stock market, Euronext Growth Milan, comparing it with the other segments of the Italian stock market, with the exchange regulated European stock markets and observing the characteristics of the companies that are listed on it and their convenience to go public.
We therefore start from a regulatory analysis of the Italian stock market, in which it is possible to observe that the admission, negotiation, corporate governance and transparency requirements that companies have to respect are more tighten for main market than for exchange regulated one. The same analysis is also developed on the stock markets of France, Germany and the United Kingdom, observing the same peculiarity.
A comparative analysis is then performed between the main and exchange regulated markets of the above countries, which shows that stock markets are predominantly regional, with only the French and English exchange regulated markets and the main German market reporting a minimum attractiveness for foreign companies. In terms of liquidity, it was observed that main markets are significantly more liquid than the exchange-regulated markets, with the UK markets tending to be the most liquid ones. Finally, the trend of IPOs on the various markets was analyzed, noting that on the main markets there is a positive correlation between the trend of the market index and the number of new listings (with the exception of the French market, which records a negative correlation); as regards exchange-regulated markets, the English market records a negative correlation, the French and German market a positive correlation and the Italian market a positive correlation (however, compared to the main market index).
Finally, a specific analysis is carried out on the Italian market in which the goal is to observe the convenience of companies, in particular SMEs, to be listed on the stock markets (in particular on the exchange regulated market). What is observed is that market listing allows both companies that are listed on the main market and those that are listed on the exchange-regulated market to increase their size, even if the growth of companies on the exchange-regulated market is greater than those that are listed on the main market. The companies that are listed on the main market have a much bigger dimension and a higher level of profitability, especially after the listing: this is made possible both by greater recourse to debt capital and greater efficiency in operational management. Therefore, for the holders of capital of companies that are listed on the main market, an advantage emerges from the listing; for the holders of capital of companies that are listed on the regulated market, however, there is no such advantage.
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