Riassunto analitico
Non esiste attività umana priva di rischio. Sin dagli albori l’uomo si confronta continuamente con il rischio. Tale lavoro di ricerca pone come obiettivo quello di analizzare e studiare il rischio economico in un’impresa e capire come l’intelligenza artificiale possa, seppur non eliminandolo completamente, dare una grossa mano nella gestione di quest’ultimo. Cercare di prevedere un rischio, le sue conseguenze e saper limitare i danni è sempre più importante ed in particolare, per un’impresa, saper prevedere e limitare i danni può fare la differenza. In particolare nel capitolo 1 si affronterà il concetto di rischio, le sue classificazioni, il processo di risk management. Un focus importante è sulla figura del risk manager e sulla creazione del valore tramite la gestione dei rischi. Nel capitolo 2 verrà analizzata l’importanza dell’utilizzare l’intelligenza artificiale per la gestione dei rischi aprendo anche una parentesi sui possibili rischi futuri. Si vedranno poi nello specifico alcuni modelli, che utilizzano intelligenza artificiale, per la gestione dei rischi. Nonostante il risk management e l’intelligenza artificiale siano applicabili e sono ormai cruciali per i business più disparati, nel capitolo 3 esplicherò come il machine learning e la tecnologia IoT sia di fondamentale importanza nei settori del bancassurance e dell’agrifood. Il mio interesse in questo settore è maturato soprattutto grazie alla mia esperienza lavorativa in Credìt Agricole Italia, l’istituto di credito italiano ex Cariparma s.p.a. nato nel 1860 e con sede legale a Parma ed attualmente il settimo gruppo bancario italiano. Grazie al mio lavoro ho potuto apprendere il funzionamento di una banca e l’importanza di una gestione efficace dei rischi che ne comportano. Il gruppo Credit Agricole, presente in undici regioni italiane e con un bacino di oltre 2 mila clienti offre tutti i servizi tipici di una banca focalizzando l’attenzione su finanziamenti legati allo sviluppo sostenibile delle aziende agricole, al fine di supportare e rafforzare il made in Italy. L’agroalimentare in Italia infatti, con un fatturato di oltre 132 miliardi di Euro, rappresenta la seconda industria del Paese dopo quella meccanica. Oggigiorno è sempre più importante la visione di un risk management diffuso su tutte le singole attività di un’azienda, partendo dal top management all’ultima filiera produttiva. Solo così l’impresa raggiunge gli obiettivi di business e continua ad esistere in maniera competitiva sul mercato. Comprendere, gestire e padroneggiare i rischi è la chiave per saper sfruttare al meglio tutte le opportunità di crescita. In un mondo sempre più caratterizzato dalla tecnologia e dall’innovazione poi non mancano di certo nuovi stimoli ad una gestione sempre più efficace e proficua. Il processo di risk management ha sempre suscitato in me molta curiosità ed interesse in quanto è un’attività che partendo da analisi di casi passati si focalizza sulla previsione di azioni e scenari futuri. L’analisi e gestione dei rischi pone l’uomo davanti ad uno dei suoi limiti, ovvero l’incertezza e l’intelligenza artificiale può non di certo colmare ma avere un forte impatto positivo.
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