Riassunto analitico
La tesi ha l’obiettivo di fornire una mappatura delle normative, piani strategici in ambito europeo ed evoluzioni relative al concetto di sostenibilità e alla sua traduzione in obbligo di disclosure di informazioni non finanziarie. La sostenibilità è un concetto che negli ultimi decenni è stato assimilato da imprese, enti internazionali e governi locali traducendosi in una responsabilità, la corporate social responsibility (CSR), di questi attori verso l’ambiente e la società. La tesi passa in rassegna questi concetti, proponendo una sintesi della vasta letteratura in materia. Diverse sono state, nel corso dei decenni, le iniziative adottate da enti internazionali, policy-maker e istituzioni europee e internazionali volte a creare un cambiamento del paradigma economico ora più attento alla sfera ESG, anche in risposta alle crescenti pressioni da parte di stakeholder. Quest’ultimi assumono un ruolo fondamentale nel contesto della sostenibilità, con crescente richiesta di non financial information (NFI) che ha portato, in Europa, alla prima normativa in ambito di disclosure di NFI: Non Financial Reporting Directive (NFRD) del 2014. La direttiva ha introdotto, per un ristretto numero di imprese (imprese di grande dimensione che costituiscono enti di interesse pubblico con almeno 500 dipendenti), la dichiarazione non finanziaria (DNF) obbligatoria, documento attraverso il quale l’impresa che la redige rende pubblici gli impatti della propria attività e delle politiche attuate sulla società e sull’ambiente. Dopo aver affrontato il tema della disclosure volontaria, si individua una road-map europea verso la nuova direttiva, di cui vengono sintetizzate le disposizioni. Pur rappresentando il primo passo per regolamentare il non financial reporting (NFR), segnando il passaggio da una disclosure volontaria ad una obbligatoria, la NFRD ha rivelato limiti di fondo che hanno reso necessaria una sua revisione. La proposta di Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), presentata dalla Commissione Europea (CE) nell’aprile del 2021, e di cui si propone una sintesi delle principali disposizioni, apporta miglioramenti evidenti. Uno tra tutti è l’ampliamento del perimetro di applicazione della direttiva stessa. Se pure molte imprese non sono ancora obbligate alla disclosure di NFI, l’esistenza di iniziative volontarie, framework e strumenti legali permettono loro di adottare e rendicontare gli impatti che le loro attività hanno sulla società e l’ambiente. Ciò porta a considerare le evoluzioni del contesto normativo di riferimento, che negli ultimi anni è cambiato introducendo novità che ricadranno sulle imprese e gli stakeholder di quest’ultime. Per fornire un panorama approfondito e accurato del tema della sostenibilità, della CSR e del NFR, si è proceduto all’analisi della letteratura in materia, all’utilizzo di report e analisi prodotti da terzi per dare contezza al fenomeno descritto, alla ricerca e sistematizzazione delle direttive europee in materia di sostenibilità e disclosure di NFI.
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