Riassunto analitico
Rucola (RU) e prezzemolo (PR) sono piante erbacee largamente utilizzate nella cucina mondiale e rivestono un ruolo importante nella nostra economia in termini di consumo interno ed esportazione. La loro coltivazione prevede l’utilizzo di torba come substrato e soluzioni nutritive somministrate attraverso fertirrigazione. Tuttavia, questo tipo di coltivazione è scarsamente ecosostenibile, essendo la torba un combustibile fossile non rinnovabile che rilascia CO2 , e le soluzioni nutritive inquinanti per le falde. Sarebbe pertanto importante disporre di metodi alternativi di coltivazione per salvaguardare l’ambiente per un futuro più sostenibile e “green”. L’utilizzo di materiali di scarto dell’industria alimentare è stato di recente proposto in un’ottica di economia circolare. In collaborazione con l’Università di Salerno, nel presente progetto di tesi è stato valutato l’effetto di un nuovo metodo di coltivazione di RU e PR, basato su materiali di scarto, in termini di composizione chimica e proprietà antiossidanti in confronto a piante ottenute con metodo tradizionale. Sono stati utilizzati il vermicompost, ottenuto dalla digestione da parte di lombrichi di scarti alimentari, come substrato e il digestato liquido come soluzione nutritiva. Le piante sono state coltivate con differenti tesi al fine di valutare gli effetti sia del substrato che della soluzione nutritiva in termini di resa di produzione e composizione chimica: T1 (vermicopost+soluzione nutritiva std), T2 (vermicompost+digestato), T3 (torba+digestato), T4 (torba+soluzione nutritiva std). L’ottenimento dei campioni ha previsto due raccolte a raggiunta maturità commerciale, sulle quali sono stati registrati i parametri agronomici. In seguito, le foglie sono state essiccate ed estratte con metanolo 70%; sugli estratti sono stati eseguiti saggi per la quantificazione di polifenoli e flavonoidi, indagini sull’attività antiossidante ed analisi qualitativa in LC-MS. I risultati mostrano per il prezzemolo un contenuto di polifenoli maggiore nella tesi T3 per entrambi i tagli ma T1 e T2 danno risultati in linea con T3; l’andamento dei flavonoidi riflette quello dei polifenoli anche se le differenze tra diversi trattamenti non sono sono così nette. Le attività antiossidanti sono risultate essere direttamente correlate al contenuto di polifenoli. Nel caso della rucola il maggior quantitativo di polifenoli nel primo taglio si ha per la tesi T3 seguito dalla T1 e T2, mentre nel secondo taglio il risultato migliore si osserva per T1; per i flavonoidi i risultati migliori sono dati da T2 e T4 per il primo taglio e da T1 per il secondo. L’attività antiossidante riflette i risultati ottenuti per i polifenoli nel primo taglio (T3) ma nel secondo i risultati dei diversi trattamenti non mostrano differenze significative. In termini qualitativi non si osservano grandi differenze tra i diversi trattamenti ne’ per RU ne’ per PR, se non piccole differenze in termini semi-quantitativi. Questi dati dimostrano le potenzialità nell’utilizzo di vermicompost e digestato come alternative ecosostenibili per la coltivazione di RU e PR.
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