Riassunto analitico
La Belt and Road Initiative (Nuova Via della Seta) è un progetto globale proposto dalla Cina nel 2013. L’iniziativa ha come obiettivo quello di costruire la “Silk Road Economic Belt” e la “21st Century Maritime Silk Road”. La prima è la via economica che riprende l’antica Via della Seta, composta da sei corridoi principali (percorrerà distanze dall’Oceano Pacifico al Mar Baltico); la seconda, invece, è il percorso marittimo che ha rafforzato i rapporti tra la Cina e l’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (stati dell’ASEAN) e la Cina e l’Europa. Coordinamento delle politiche, infrastrutture, libero scambio, integrazione finanziaria e legami diretti tra le popolazioni sono i cinque maggiori obiettivi che la Cina deve raggiungere per creare una rotta globale, tramite la quale prodotti e tecnologie si potranno scambiare più velocemente e a costi minori rispetto al passato. Oggigiorno, la Nuova Via della Seta comprende 125 stati e 29 organizzazioni internazionali. Si tratta, quindi, di un’iniziativa globale che rappresenta un’opportunità per molti di essi, in particolare per la Cina e tutti gli stati asiatici in via di sviluppo che hanno registrato livelli di crescita e sviluppo maggiori da quando essa è stata proposta. Però, questo progetto globale potrebbe anche rappresentare un rischio: si teme che la Cina possa creare una rotta commerciale a senso unico, maggiormente concentrata sull’esportazione del surplus produttivo nazionale. Questa tesi ha l’obiettivo di descrivere l’attuale sviluppo dell’iniziativa e il modo in cui si sta espandendo in Asia e in Europa. Più nello specifico, la ricerca si concentrerà sulla partecipazione al progetto di Hong Kong e dell’Italia (di conseguenza anche dell’Unione Europea), per analizzare le opportunità, i rischi e i vari settori che potrebbero trarne vantaggio. L’analisi sarà condotta tramite una raccolta di dati dal portale WTO Data e tramite interviste a soggetti economici direttamente coinvolti nell’iniziativa. Dopo l’analisi di questi dati, l’obiettivo sarà determinare se la Nuova Via della Seta è vantaggiosa per tutti gli stati che ne entrano a far parte, o se la Cina è l’unico vero vincitore di questo progetto (acquisizione di potere economico e finanziario a livello internazionale).
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Abstract
The Belt and Road Initiative (BRI, hereafter) is an international project proposed by China in 2013. This Chinese initiative aims at building “The Silk Road Economic Belt” and the “21st Century Maritime Silk Road”. The former one is an economic route along the ancient Silk Road (composed of six major corridors ) supposed to span from the Pacific Ocean to the Baltic Sea; the latter one is a maritime route which has strengthened cooperation between China and ASEAN (Association of Southeast Asian Nations) countries and China and EU.
Policy coordination, infrastructure connectivity, unimpeded trade, financial integration, people-to-people ties are the five main objectives of China to build a global route where products and technologies will be exchanged faster and cheaper in comparison with the past.
Nowadays, the BRI encompasses 125 countries and 29 international organisations, so it represents a global initiative and a major opportunity for many countries (in particular for China and Asian developing countries that have had the possibility to grow faster and reach high levels of development since it was proposed). However, it could also represent a risk since China could aim at creating a one-way trade route, strongly focused on exporting and poorly focused on importing.
This dissertation aims at determining the current development of the initiative in China and how it has been expanding in different countries across Asia and Europe. More specifically, the research will focus on the participation of Hong Kong and Italy - and EU, of course - into the BRI to investigate what are the sectors interested, and challenges and opportunities.
The investigation will be conducted through the collection of data from the WTO Data portal and interviews with stakeholders in Asia and Europe. After the analysis of data, the objective will be to determine if the BRI is a win-win for countries involved in the initiative or China is the only one gaining and acquiring economic and financial power at the international level.
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