Riassunto analitico
Scopo dello studio era di correlare il tipo neuronale, eccitatorio o inibitorio, con gli effetti dovuti all’attivazione dei recettori per la serotonina, in particolare di tipo 5-HT1A e 5-HT7. Sulla base di osservazioni fatte su 36 neuroni di topo, nel quale venivano mostrati i diversi pattern possibili (delayed, tonic, phasic e gap), è stato testato l’effetto di vari agonisti di recettori per la serotonina, registrando da neuroni delle corna dorsali in fettina. Quindi, all'inizio di ogni esperimento, è stato determinato il firing pattern per determinare su che tipo di neurone si stessero facendo le registrazioni. Successivamente è stata applicata serotonina (5-HT) ad una determinata concentrazione e, su 11 neuroni delle lamine I e II delle corna dorsali, sono state effettuate registrazioni in voltage clamp ad un potenziale di membrana fisso a -60mV. Si è osservata una corrente outward lenta, dovuta all'uscita di ioni potassio, in 8 neuroni di cui 6 delayed e 2 tonic. Testando poi l’8-OH-DPAT, agonista selettivo per i recettori 5-HT1A, è stata prodotta una corrente lenta outward simile a quella generata dalla serotonina in 6 neuroni su 11, suggerendo che le correnti indotte dalla serotonina possano essere mediate da recettori 5-HT1A. Ciò è stato ulteriormente confermato dall’assenza di correnti outward in presenza dell’antagonista selettivo di tali recettori, WAY 100,635, nonostante la presenza di 8-OH-DPAT. La diversità dei pattern dei neuroni, attivati tramite quest'ultimo, ha ulteriormente dimostrato che i recettori 5-HT1A possano trovarsi su cellule sia eccitatorie che inibitorie. Inoltre, applicando l'agonista, è stato possibile visualizzare una diminuzione della frequenza di correnti spontanee mediate dal glutammato (correnti spontanee postsinaptiche eccitatorie, sEPSC): su 11 neuroni delle corna dorsali del midollo, registrando in voltage clamp ad un potenziale di -60mV, si è dimostrata una diminuzione significativa di tali correnti in 4 di questi. Mentre, per studiare l’azione dei recettori 5-HT7 nelle corna dorsali, è stato testato un agonista di questi recettori, il composto LP-44, che ha determinato un significativo aumento della frequenza delle sEPSC in 6 neuroni su 12 presi in considerazione. I neuroni responsivi hanno mostrato, per la maggior parte, un pattern delayed (4 cellule) e, in minor misura, un pattern phasic (1 cellula) o tonic (1 cellula), suggerendo che i neuroni eccitatori siano maggiormente interessati da questo effetto. L'ipotesi è che, i recettori 5-HT7, siano coinvolti nell'azione pro-nocicettiva ma, mentre la funzione iperpolarizzante su neuroni eccitatori o inibitori dei recettori 5-HT1A è stata determinata, in tal caso servono ulteriori esperimenti per chiarire il loro ruolo: aumentare le dimensioni del campione analizzato per studiare effetto LP-44, testare altri agonisti per recettori 5-HT7, bloccare l’effetto degli agonisti con un antagonista selettivo e studiare l’effetto dei recettori 5-HT7 nel modulare il rilascio di glutammato dalle fibre afferenti del dolore.
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