Riassunto analitico
L’occupazione giovanile è da sempre tema di importanza fondamentale per le politiche non solo italiane ma anche europee. Gli elevati tassi di disoccupazione giovanile in cui versa il nostro Paese da ormai diversi anni mostrano una certa difficoltà per i giovani ad entrare nel mercato del lavoro. La capacità di entrare nel mercato e quindi di ottenere un’occupazione, di mantenerla o di cambiarla è definita come occupabilità. Questa risulta essere un percorso che trova fondamento nei sistemi educativi, sistemi che, stando a quanto mostrato dai dati, non sono però in grado di comprendere quelle che sono le esigenze del tessuto produttivo italiano. La ricerca, dopo aver indagato il significato di occupabilità come obiettivo delle politiche europee in particolare della Strategia europea per l’occupazione, come concetto psico-sociale e come elemento in grado di realizzare il diritto al lavoro sancito dal dettato costituzionale, focalizza l’analisi sui giovani studenti universitari. L’università, grazie anche alla riforma intervenuta alla fine degli anni ’90, dispone di diversi strumenti in grado di generare giovani competenti e occupabili. In particolare l’autonomia didattica e il placement universitario sono in grado di agire positivamente sull’occupabilità, preparando i giovani alle sfide del mercato. L’obiettivo del legislatore nel corso dei vari interventi era quello di creare maggiori legami tra il mondo universitario e il mondo del lavoro, magari anche eliminando la distinzione tra mondi che caratterizza la cultura italiana, di facilitare le transizioni scuola - lavoro e di ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro ma ad oggi questi stessi strumenti risultano intrappolati nelle norme e non pienamente sfruttati dalle università. L’obiettivo che ci si pone è quindi indagare quali sono i punti di forza e di debolezza del sistema che incidono sulla creazione di occupabilità dei giovani italiani. In particolare si analizza il placement universitario e si propone di offrire una panoramica sui servizi di ateneo indicando quali si attengono alla normativa nazionale circa la trasparenza, pubblicità e gratuità relativa ai curriculum dei loro laureandi e laureati. Tale analisi consente di verificare nel merito e oggettivamente la qualità del servizio placement offerto dagli atenei italiani.
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