Riassunto analitico
L’elaborato che presento è composto da tre capitoli. Nel primo capitolo, i temi trattati riguardano la definizione di Intelligenza Artificiale e cosa s’intende per essa, richiamando la sua evoluzione attraverso un panoramico suo excursus storico, oltre a descrivere le diverse tipologie esistenti. Ci si è soffermati sulla differenza tra Intelligenza Artificiale debole e forte, correlati al significato di Machine Learning e Deep Learning, due settori di grande interesse degli studiosi e che rientrano nel vasto mondo dell’Intelligenza Artificiale, in particolare il primo è da considerarsi una sottocategoria dell’AI; una sorta di modello di apprendimento, in base al quale si classificano gli algoritmi applicativi, scelti in base al loro utilizzo come supporti di strategie aziendali, tra le sue diverse funzioni, la più innovativa e di ricaduta efficiente, è quella predittiva. Il Deep Learning fa riferimento, invece, all’apprendimento automatico, attraverso l’uso di algoritmi creati simulando la struttura del cervello umano: per tutte le azioni che svolge. Sono stati richiamate le macroaree in cui agisce e viene applicata l’AI: il Marketing, come la fidelizzazione del cliente, il settore sanitario, la gestione dei rischi e la Pubblica Sicurezza. Inoltre, sono state analizzate le prospettive dell’Intelligenza Artificiale come fattore di crescita nei vari settori occupazionali e delineate le caratteristiche dei nuovi profili professionali nascenti e i relativi bisogni formativi che ogni nuova figura inserita in un contesto richiede. Nel secondo capitolo la trattazione è incentrata sulla relazione Uomo – Macchina, dove a seguito di riflessioni e citazioni, si giungerà al concetto cardine secondo il quale tutti i sistemi di digitalizzazione seppure sofisticati e all’avanguardia, non potranno mai eguagliare le reali azioni e prestazioni svolte dall’uomo e dal suo raziocinio. Sistemi intelligenti considerati “senz’anima”, creati dall’uomo per soddisfare unicamente in modo standardizzato bisogni e funzioni programmati per eseguirli, evitando di arrecarne danni, con un loro uso corretto, adeguato e conforme, come macchine “istruite” e “addestrate” dall’uomo, macchine considerate intelligenti ma privi di ogni forma di creatività e senza nessun connotato di espressione valoriale ed emotiva. In particolare, si discuterà della differenza tra Bias e Intelligenza Artificiale e che cosa si intenda con la locuzione Bias, o distorsione cognitiva e come questi concorrano a generare quello che, in letteratura, si traduce in formazione di “pregiudizi” e le conseguenze ad essi correlati, con il richiamo di diversi esempi e possibili correttivi messi in atto. Saranno, inoltre, analizzati i diversi vantaggi ma anche svantaggi dei sistemi di Intelligenza Artificiale, l’impatto e le ricadute della loro presenza nel mondo occupazionale riducendo da un lato posti di lavoro e dall’altro offrendo supporti rivoluzionari e sostitutivi intelligenti, nonostante il loro costo elevato nella gestione e manutenzione. E, infine, sono presenti riflessioni e considerazioni sul delicato tema relative alla cyber security e privacy, per meglio intuire i rischi e i pericoli che insorgono per gli utenti che accedono ai servizi online e come proteggere i loro dati acquisiti dalle imprese, nel rispetto della tutela e dell’etica personale. Il terzo capitolo è dedicato al case study sull’applicazione di chatbot. I Chatbot sono programmi informatici che emulano comunicazioni umane e svolgono il ruolo di supporti vocali o di testo virtuali per gli utenti. Applicativi, questi, in costante evoluzione e rappresentano un supporto in larghissimo uso nel sistema di marketing, in correlazione al dilagante utilizzo di internet e di tutte le piattaforme dei social network, compreso, in modo preponderante, l’e-commerce di prodotti di brand e marchi conosciuti.
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