Riassunto analitico
L’obiettivo del seguente elaborato è analizzare lo stato di emissioni del mercato dei minibond al fine di comprendere se tali strumenti possono essere considerati un esempio di finanza sostenibile. Nella prima parte dell’elaborato di tesi, siamo andati a definire il significato di finanza sostenibile. Le parole finanza e sostenibilità sembrano provenire da due mondi completamente opposti, eppure la finanza può oggi giocare un ruolo fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità proposti a livello di Unione Europea. La CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) detta una definizione di finanza sostenibile. Essa definisce sostenibile, la finanza che si pone l’obiettivo di creare valore nel lungo periodo, indirizzando i capitali verso attività che, oltre a generare un valore economico, abbiano un impatto positivo su società, ambiente e governance. Successivamente, abbiamo analizzato uno dei principali problemi che colpisce le piccole e medie imprese italiane, ovvero l’eccessiva dipendenza al debito bancario. Per questo motivo, nel 2012, il legislatore italiano decide di introdurre forme di finanziamento alternative, tra cui i minibond. Essi sono obbligazioni che possono essere emessi anche da piccole e medie imprese non quotate, che prevedono il pagamento di capitali e interessi a scadenze prefissate nel contratto e che vengono sottoscritti unicamente da investitori professionali. L’unione della sostenibilità e i minibond fa nascere un nuovo strumento di finanziamento, ovvero le obbligazioni sostenibili. Esse sono classiche obbligazioni che prevedono per la società emittente l’obbligo di pagare capitale e interessi a scadenze prefissate, ma con un ulteriore vincolo, ovvero che il capitale raccolto venga utilizzato per finanziare unicamente progetti sostenibili. Per classificare tali obbligazioni abbiamo fatto riferimento ai principi di autoregolamentazione definiti dall’ICMA (International Capital Market Association) che dettano le linee guida a cui le imprese devono attenersi al fine di emettere un minibond che possa essere definito sostenibile. Nella parte finale dell’elaborato, abbiamo costruito un dataset che raccoglie le emissioni di minibond sul mercato quotato EXTRAMOT PRO3 per analizzare le finalità principali per cui le imprese utilizzano tale strumento. Dall’osservazione del dataset emerge un risultato apparentemente contrastante. Ad un primo livello di analisi appare che le società emettono minibond principalmente per finanziare la crescita interna ed esterna, riequilibrare il capitale circolante e riequilibrare la struttura finanziaria, ma non per finanziare progetti sostenibili. Tuttavia, una ricerca più approfondita ha evidenziato una convergenza tra minibond e progetti sostenibili, la quale non è rilevabile dal dataset poiché le imprese sottoscrittrici di minibond non propongono tali titoli sul mercato obbligazionario ma li utilizzano in garanzia per le operazioni di credito dell’Eurosistema per finalità di politica monetaria.
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