Riassunto analitico
Le patologie respiratorie, indipendentemente dall’età o dallo status socioeconomico, affliggono milioni di persone al mondo, emergendo come una delle principali cause di disabilità e morte. Molte di esse infatti, quali l’asma, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), patologie genetiche quali la fibrosi cistica, o neoplasie delle vie respiratorie portano ad una significativa riduzione della qualità della vita. Inoltre, ad oggi, il numero di persone affette da disturbi respiratori è in aumento, a causa della pandemia da COVID-19 in corso. Per studiare queste patologie e ricercare possibili approcci terapeutici sono necessari modelli preclinici che siano affidabili e predittivi. In tal senso, alcuni modelli animali potrebbero essere estremamente informativi, tuttavia, non sempre sono opportunamente validati come modelli predittivi sull’uomo, portando a risultati spesso inattendibili o non traslabili. Viste le differenze esistenti fra l’uomo e l’animale è cruciale che studi di comparabilità siano effettuati per analizzare similitudini e differenze, necessarie per validare i dati ottenuti e per individuare quale sia il modello animale più idoneo allo studio delle diverse patologie. Il presente studio in particolare ha l'obbiettivo di comparare l'epitelio respiratorio umano con quello porcino al fine di validarne l’utilizzo come modello in vitro per studi preclinici volti ad identificare approcci terapeutici per patologie respiratorie.
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