Riassunto analitico
I materiali vulcanici sono il prodotto di eruzioni vulcaniche esplosive formatesi a seguito di una violenta espansione dei gas dissolti in lave di composizione chimica acida. Il rapido raffreddamento della roccia ha impedito la cristallizzazione della stessa, intrappolando all’interno i gas e generando dei minerali alveolari espansi in maniera più o meno accentuata. In fase di solidificazione i vapori presenti nel magma, improvvisamente rilasciati, hanno provocato il rigonfiamento dell’intera massa del magma ed è durante questa rapida fase di raffreddamento che si sono determinate le differenze nella struttura fisica dei vari inerti vulcanici. In base al tipo di magma ottenuto si possono formare differenti inerti vulcanici, questo lavoro di tesi si incentra infatti su tre materiali precisi: Lapillo, Pomice e Zeolite. Lo scopo di questo elaborato è uno studio di fattibilità di nuovi materiali partendo da queste materie e gli scarti derivati dalla estrazione di esse; infatti questi inerti hanno già un ampio utilizzo nel commercio odierno (agricoltura, florovivaismo, edilizia ecc) ma con questo lavoro si cerca di ottenere un uso alternativo di essi, in particolare, partendo dai materiali vulcanici, è stato fatto uno studio sulle procedure di formazione di due materiali sostenibili : geopolimeri e aggregati leggeri. Si parla di due materiali utilizzati per scopi finali differenti ma soprattutto prodotti in maniera differente; i geopolimeri si formano grazie ad una tecnologia a freddo, praticamente a temperatura ambiente, mentre gli aggregati leggeri nascono da una tecnologia a caldo. Quello che hanno in comune queste tecniche è sicuramente un minor impatto con l’ambiente rispetto alle classiche tecnologie. La formazione di geopolimeri avviene infatti senza emissioni di CO2, quindi è un processo eco friendly, mentre gli aggregati si formano tramite trattamenti termici (con l’utilizzo di un forno a 1000 °C per almeno un’ora di tempo) quindi è chiaro che non sia un processo 100 % sostenibile, ma rispetto a tutti gli altri aggregati leggeri, si utilizza una temperatura relativamente bassa ,questo comporta un minor dispendio di energia.
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