Riassunto analitico
La tesi si propone di presentare alcune riflessioni e critiche al modello tradizionale di insegnamento, analizzando alcune esperienze innovative nel secondo dopoguerra: la scuola di Barbiana, la pedagogia di Freinet e il Movimento di Cooperazione educativa. Si presenterà, in particolare, il modello filosofico-educativo di Kieran Egan e la documentazione di un’esperienza in una scuola del modenese in cui lo si è sperimentato. L’ipotesi di Egan è che i modelli di comprensione non siano né capacità innate, né il risultato di una mediazione comunicativa, ma forme oggettive che segnano l’evoluzione del soggetto nella sua crescita. Ogni forma di comprensione si sviluppa mediante strumenti intellettuali appresi nella società in cui si vive. Le forme di comprensione identificate da Egan sono la “comprensione prelinguistica o somatica”, la “comprensione mitica”, la “comprensione romantica”, la “comprensione filosofica” e la “comprensione ironica”. L’educazione dovrebbe essere progettata in modo che un soggetto sia stimolato nell’apprendimento dei diversi livelli di comprensione in modo completo, rispettando la sequenza in cui si sono sviluppati nella storia culturale degli esseri umani. Il modello di Egan è stato sperimentato in Italia in alcune scuole dall’anno scolastico 2017/2018, grazie al programma Learning in Depth (LiD). Il programma LiD è un'applicazione di un più generale approccio sull'Immaginative Education elaborato da Kieran Egan e i suoi collaboratori presso la Simon Fraser University. L'idea di base del programma LiD è quella di ripensare il modo di fare didattica a partire dagli strumenti della comprensione a disposizione degli alunni nel corso della loro crescita e che valorizzino quegli aspetti di scoperta, ricerca, emozione, motivazione propri di ogni contenuto culturale. Il progetto si basa su quanto la ricerca didattica suggerisce: che questo processo di conoscere in modo approfondito ha la potenzialità di trasformare l'esperienza scolastica di quasi tutti i bambini, trasformando il loro rapporto col sapere e la loro comprensione della natura della conoscenza. Chi scrive ha scelto di fare una ricerca sperimentale sul progetto LID in quanto convinta che tali attività portano allo sviluppo di importanti competenze, le competenze chiave per l’apprendimento permanente. Sono documentati i percorsi svolti nei primi due anni scolastici della sperimentazione e per il terzo anno, in particolare, tramite un focus sulle attività di meta-riflessione si è puntato allo sviluppo della competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare: attività che permettono di aumentare la conoscenza delle proprie modalità di studio e di accesso alla conoscenza, e di aumentarne la consapevolezza.
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