Riassunto analitico
Il presente lavoro descrive l’evoluzione delle disuguaglianze regionali in Italia a partire dalla metà del secolo scorso, con particolare riferimento alle politiche intraprese sia a livello nazionale che europeo per promuovere la crescita economica nel Mezzogiorno. Il persistente dualismo tra Nord e Sud rimane un tratto distintivo dell’economia italiana, rispetto agli altri Paesi Membri dell’Unione. Lo scopo della tesi è quello di approfondire le dinamiche che sottendono tali disparità a livello di crescita e sviluppo economico. In particolare, il presente documento si sofferma sull’efficacia degli interventi messi in atto fino ad oggi e sulle cause che hanno impedito una reale ripresa del Mezzogiorno. Lo studio mette in evidenza il ruolo centrale giocato dall’inefficienza della pubblica amministrazione, l’inadeguatezza infrastrutturale e la criminalità come deterrenti per gli investimenti esterni. Nel dettaglio, il presente lavoro si concentra su un’analisi accurata della crescita del PIL, del livello degli investimenti in conto capitale, tasso di occupazione e volume delle esportazioni. L’attuale contesto economico del Sud Italia mostra timidi segnali di ripresa, specialmente nei settori dell’agricoltura e dell’industria e nel commercio estero. Dopo avere esaminato i dati forniti, risulta evidente che nel corso degli ultimi due decenni i fondi destinati al Sud si sono significativamente ridotti, anche per far fronte ai vincoli europei. La tesi intende porre in rilievo la necessità di aumentare gli investimenti in conto capitale al fine di creare un contesto imprenditoriale favorevole e un tessuto industriale specializzato e produttivo. Risulta così evidente che le politiche nazionali attuate fino ad oggi debbano essere riviste e concentrate su pochi obiettivi prioritari, oltre ad essere integrate più efficacemente alle misure adottate in ambito europeo.
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Abstract
This paper offers a picture on the evolution of the Italian regional disparities from the second half of the last century, focusing on the main policies carried out both at a national and European level to boost economic growth in the Mezzogiorno. The long-lasting dualism between North and South remains a distinctive feature of the Italian economy compared to other European Member States.
The scope of this thesis is to develop further understanding of the dynamics behind inequality in economic growth and development. Namely, the present work sheds light on the effectiveness of the policies carried out up to now and on the main causes which have prevented a real recovery of the Mezzogiorno. The research highlights the key role played by the inefficiency of public administration, infrastructural inadequacy and organised crime as deterrent for inward investments.
More specifically, the present work focuses on an accurate analysis on GDP growth, level of investments in capital spending, rate of employment and volume of exports. The current Southern economic framework suggests tentative signs of recovery especially in agriculture, industry sectors and foreign trade.
Upon examination of the data provided, it becomes clear that throughout the last two decades the funding allocated for the South is significantly reduced, also to face European constraints. This paper aims at giving evidence of the need to increase investments in capital spending in order to create a favourable business environment and a specialised and productive industrial fabric. It is therefore evident that the national policies implemented up to now need to be revised, concentrated on few priority goals and finally integrated more effectively to the European measures.
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