Riassunto analitico
Sulla base delle rilevazioni compiute dall'ONU è emerso che, nel corso degli ultimi anni, la corruzione ha provocato ingenti danni sociali ed economici sia all'interno dei singoli Stati, sia sul piano internazionale. Il timore che la situazione possa aggravarsi ulteriormente ha spinto le organizzazioni internazionali a realizzare articolati progetti e meccanismi in grado di prevenire e contrastare il fenomeno. L’obiettivo dello studio è rispondere alla domanda: le normative internazionali attualmente in vigore sono adeguate a contrastare la corruzione o presentano margini di miglioramento? La risposta a questo interrogativo è il risultato dell’analisi di tre aspetti: a) esaminare le principali normative anti-corruzione elaborate dalle Nazioni Unite, dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico e dal Consiglio d’Europa; b) approfondire l’impatto economico-finanziario della corruzione e c) valutare l’efficacia con cui l’Italia ha recepito le normative internazionali. Il duplice approccio, da una parte l’analisi delle norme giuridiche e dall'altra la valutazione degli esiti prodotti, consente di individuare i limiti delle regolamentazioni internazionali (indicazione utile in un’ottica di modifiche future) ed identificare quali misure tra quelle previste si stanno rivelando più adeguate. Particolarmente interessante l’emergente pensiero che individua, nell'educazione civica e nello sviluppo culturale, un’arma più efficace a contrastare la corruzione rispetto all'applicazione di pene severe.
|