Riassunto analitico
L'Unione "Terre di Castelli” è un Unione di Comuni in provincia di Modena. Nasce nel 2001 e aggrega otto comuni ai piedi dell’Appennino modenese. Ha associato, in circa 30 convenzioni, una pluralità di funzioni e servizi. Nel 2011, una norma prevede che i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti debbano affidare obbligatoriamente ad un'unica centrale di committenza l'acquisizione di lavori, servizi e forniture nell'ambito delle unioni dei comuni. La norma è soggetta a continue proroghe e riguarda inizialmente solo i piccoli comuni appartenenti all’Unione. Con deliberazione del Consiglio n. 4 del 22/01/2015 con oggetto “Convenzione per il trasferimento delle funzioni esercitate dalla centrale unica di committenza” l’Unione recepisce il trasferimento, da parte dei comuni, della funzione e “nasce” la centrale unica di committenza. Con un emendamento viene modificato il D.L. “mille proroghe” del 31/12/2014, é prevista un’altra proroga dell’avvio delle centrali al 01/09/2015, sia per quanto riguarda l’acquisizione di beni e servizi, che per i lavori. Tutti i Comuni che non hanno ancora aderito a Unioni o altre centrali di committenza usufruiscono della proroga, mentre la C.U.C. Centrale Unica di Committenza dell’Unione Terre di Castelli è già nata e si trova così ad essere pioniera. La tesi narra il lungo percorso normativo che ha definito l’obbligatorietà delle centrali di committenza, l’avvio della C.U.C. e le prime soluzioni adottate dall’Unione Terre di Castelli per poter operare. E’ inserito un “focus” sul codice identificativo gara (CIG) che rilascia l’Autorità anticorruzione (ANAC) e che è necessario per ogni acquisto della pubblica amministrazione. E’ descritto il problema operativo per l’utilizzo degli strumenti elettronici di acquisto (Consip e Intercenter) e la soluzione adottata.
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