Riassunto analitico
Le terme sono un luogo di benessere fisico e psicologico grazie ai numerosi trattamenti che forniscono: questo tipo di mercato è in continua crescita. Tuttavia i centri termali sono l’habitat ideale della Legionella e il rischio di contagio è reale. La Legionella è un batterio Gram-negativo, non incapsulato, non sporigeno, scoperto nel 1976 e presente nei sistemi idrici naturali e artificiali. Esistono più di 50 specie e sierogruppi di Legionella e sono tutti patogeni intracellulari di molte specie di amebe e protozoi. Questa peculiarità permette alle specie di Legionella di infettare allo stesso modo i macrofagi dei mammiferi portando allo sviluppo della patologia. Altra importante caratteristica è quella di sopravvivere all’interno di biofilm che formano nelle tubature dei sistemi idrici. La patologia si trasmette principalmente tramite l'inalazione di aerosol infetti provenienti da sistemi di areazione, torri di raffreddamento, vasche idromassaggio, piscine, fontane ecc. Si può presentare sia con una forma simil-influenzale (febbre di Pontiac), molto più frequente e non mortale, e sia con la malattia del legionario, una polmonite molto forte con forti sintomi anche a carico del SNC, spesso mortale. I casi si possono presentare come sporadici, nosocomiali o acquisiti in comunità. Dagli anni 2000 ai giorni nostri le notifiche sono in costante aumento, ma esiste una grande disomogeneità nella distribuzione dei casi. L’Emilia Romagna a lungo è stata tra le Regioni italiane con più notifiche annuali, seguita da Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana e Lazio. Una situazione simile si verifica anche a livello europeo, dove più dell’80% dei casi vengono segnalati da Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito. La crescita dei casi si spiega col miglioramento delle capacità diagnostiche (il metodo dell’antigene urinario, più semplice e rapido, prevale sui metodi di coltura, sierologia e PCR) e della sensibilità alla notifica, ma tutto ciò non è accaduto ovunque. 5 casi di legionellosi avvenuti in un centro termale francese hanno aperto la questione sul fatto che questi ambienti possano essere a rischio di contagio. Uno studio successivo, poi replicato in Portogallo, ha permesso di scoprire che tutti coloro che frequentavano il centro termale sviluppavano anticorpi anti Legionella, pur non essendosi verificati altri casi. Negli anni ciò è accaduto in altri centri termali europei, in particolare tre casi in Francia nel 2010 hanno permesso di associare questo tipo di infezioni alla presenza di fattori di rischio quali il fumo o malattie di base. Nonostante si possa quindi ritenere basso il rischio di contagio in questo tipo di ambiente, per mantenere le concentrazioni di Legionella a livello di basso rischio è importante che i centri termali mettano in pratica un WSP (Water Safety Plans). Il primo vantaggio di ciò è una dettagliata valutazione del rischio, cioè capire perché le terme possono rappresentare un luogo rischioso, soprattutto per la temperatura dell’acqua favorevole alla proliferazione della Legionella, per la presenza di biofilm nelle tubature o per il cattivo comportamento degli utenti, che tendono a portare in acqua nutrienti per il batterio. A tutto ciò si aggiungono adeguate misure di controllo, come la progettazione degli impianti, evitando per esempio i ristagni d’acqua, e una disinfezione adatta al tipo di acqua. Per verificare l’efficacia del WSP adottato si procede ad un attento monitoraggio, con campionamenti periodici delle acque e raccolta di tamponi.
|