• analisi
• bambini
• pubblicità
• semiotica
• spot

Questo lavoro di tesi è una panoramica sulla pubblicità per bambini, principalmente nella loro forma audiovisiva. L’obiettivo è mostrare quali sono le caratteristiche formali e strutturali di cui si compongono gli annunci per il target infantile, nonché di quali valori sono permeati.
Nel primo capitolo si presentano gli aspetti sociologici e psicologici che riguardano il rapporto tra bambini e pubblicità: si riportano alcuni dati statistici sulla fruizione del mezzo televisivo e si presentano gli aspetti cognitivi e mnemonici, per spiegare come la pubblicità venga compresa e memorizzata dai bambini. Si presenta, poi, la tesi del bambino come consumatore e si fa una panoramica degli interventi educativi e legali volti alla tutela dall’influenza che la pubblicità può operare su piccoli utenti.
Il secondo capitolo presenta una breve traccia cronologica della pubblicità per bambini: dagli annunci stampa alla peculiare casistica italiana di Carosello, fino agli odierni spot televisivi. Si prosegue facendo un focus sulle strutture di questi ultimi, trattando prima delle caratteristiche formali che permettono di riconoscere quando sono espressamente indirizzati a un pubblico infantile, entrando poi a contatto con la struttura narrativa, che richiama l’antico impianto narrativo fiabesco individuato da Propp.
Introducendo, quindi, gli strumenti della semiotica generativa greimasiana, il terzo capitolo è dedicato a degli esempi di analisi. Si presenta una rassegna degli studi già esistenti e si operano delle analisi semiotiche su spot televisivi per bambini. In particolare, si studiano le caratteristiche e i valori espressi dagli annunci audiovisivi di Geox, Lego e Flauti di Mulino Bianco.