Riassunto analitico
Gli antibiotici hanno rivoluzionato la medicina, salvando innumerevoli vite a partire dalla loro scoperta all'inizio del XX secolo. Tuttavia, la loro efficacia è oggi messa in ombra dall'allarmante crisi globale della resistenza agli antibiotici – dovuta al loro abuso e uso eccessivo, nonché all'inarrestabile adattabilità dei microrganismi. La resistenza antimicrobica illustra chiaramente l’approccio One Health in quanto è un problema globale critico che interessa gli esseri umani, gli animali e l’ambiente a causa dell’uso irresponsabile ed eccessivo degli antimicrobici in vari settori (agricoltura, allevamento e medicina umana). I patogeni ESKAPE (Enterococcus faecium, Staphylococcus aureus, Klebsiella pneumoniae, Acinetobacter baumannii, Pseudomonas aeruginosa ed Enterobacter spp.) sono caratterizzati da livelli maggiori di resistenza verso più classi di antibiotici di prima linea e di ultima istanza. Per monitorare l’entità di questo fenomeno, prevenire e controllare la diffusione delle infezioni, sono stati definiti programmi antimicrobial stewardship. Il farmacista ospedaliero è chiamato a razionalizzare l’uso degli antibiotici all’interno dei presidi ospedalieri, affiancando i clinici nella prescrizione appropriata e monitorando i reparti nella corretta gestione di questi medicinali attraverso il sistema della dose unitaria. È stato condotto uno studio osservazionale monocentrico retrospettivo in real life allo scopo di descrivere l’uso degli antibiotici e il ruolo del farmacista ospedaliero nell’assicurare un’appropriatezza prescrittiva. I farmaci analizzati sono stati la ceftarolina fosamil, il ceftolozano/tazobactam e la ceftazidima/avibactam, impiegati nell’Ospedale “Santo Spirito” di Pescara nel periodo gennaio-dicembre 2023. I dati sono stati estrapolati da un file anonimizzato, alimentato da un sistema informatico di prescrizioni personalizzate e piani terapeutici e da un sistema di raccolta dati di esami di laboratorio. Dall’analisi è emerso come il farmacista ospedaliero abbia un ruolo chiave nell’ottimizzazione dell’uso dei farmaci antibiotici, migliorando il percorso assistenziale, riducendo gli effetti avversi, l’insorgenza delle resistenze antimicrobiche, l’esito del trattamento e garantendo una terapia che risponda ai criteri di costo-efficacia. L’osservazione di alcuni parametri – fra cui dose, durata e linea di terapia – è risultata discordante rispetto a quanto riportato nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP). Ne è emerso che numerosi pazienti avevano infezioni sostenute da più microrganismi, principalmente K. pneumoniae e P. aeruginosa, noti per essere germi multi-resistenti. La scelta clinica è stata quindi quella di adottare un approccio terapeutico che potesse sfruttare un sinergismo tra i farmaci ed avere, al contempo, uno spettro d'azione più ampio.
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