Riassunto analitico
La malattia di Alzheimer è la forma più comune al mondo di demenza. È una malattia neurodegenerativa progressiva, che interessa prevalentemente la popolazione anziana. In base a studi recenti, il tasso di prevalenza globale della demenza si registra tra persone con età compresa tra 60 e 85 anni. Inoltre, l’Alzheimer si è rivelata la quinta causa di morte all’interno di questa popolazione. Sebbene le cause patogenetiche della malattia non siano tuttora perfettamente note, la ricerca in questo campo ha comunque individuato: - un’anomalia amiloidogenica che implica la formazione di placche di Beta-Amiloide che si producono a seguito di una scissione anomala, operata dall’enzima Beta-Secretasi, nei confronti della proteina APP (proteina precursore dell’amiloide). Il peptide ottenuto è in grado di aggregarsi determinando un danno cerebrale, dovuto sia alla placca in quanto tale che agli oligomeri liberi; - un’anomalia legata alla fosforilazione di una proteina endogena, denominata proteina Tau, coinvolta nella stabilizzazione dei microtubuli del neurone. Tale fosforilazione porta all’inibizione di questa proteina e ciò determina la formazione di grovigli neurofibrillari di proteina Tau fosforilata. In questa tesi sono presentate dapprima le terapie “sintomatiche” attualmente disponibili nei confronti della malattia di Alzheimer ma viene dato soprattutto rilievo alle nuove strategie terapeutiche in studio, di cui vengono illustrati i relativi target farmacologici. Sono presi in esame i cosiddetti farmaci modificanti la malattia (disease modifying therapeutics) che mirano a contrastare le cause patogenetiche, cercando così di rallentare la progressione della patologia. Essi non si limitano, quindi, alla sola attenuazione della sintomatologia. Nello specifico viene discussa l’immunoterapia passiva che prevede l’impiego di anticorpi monoclonali sui quali vengono forniti dettagli chimico-strutturali, sul meccanismo d’azione e la loro produzione. Vengono trattati gli anticorpi monoclonali più promettenti, inseriti in studi clinici ed in particolare sarà approfondito Aducanumab, l’unico anticorpo monoclonale attualmente in commercio negli USA per la cura dell’Alzheimer. In linea teorica, il trattamento immunoterapico della malattia può attuarsi su due binari paralleli: oltre gli anticorpi monoclonali, anche l’immunoterapia attiva è stata presa in considerazione in questa tesi, ovvero la possibilità di utilizzare un vaccino. La tesi si conclude, quindi, con una panoramica generale sui vaccini più promettenti contro l’Alzheimer, ancora in fase di studio clinico.
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Abstract
Alzheimer’s disease is the most common type of dementia worldwide. It is a progressive neurodegenerative disease that mainly affects the elderly population. According to recent studies, the global prevalence rate of this dementia has been observed in 60-85 years old people. Furthermore, this disease represents the fifth death cause within this population.
Although the pathogenetic causes are still not fully understood, the research in this field has certainly established among them:
- an amyloidogenic anomaly that leads to the formation of the beta amyloid plaques, which are produced from an abnormal division of the APP protein (from which amyloid is derived) by means of the beta-Secretase enzyme. The obtained peptide is able to aggregate and then cause the cerebral damage, which is due to both plaque itself and its free oligomers;
- an anomaly linked to an endogenous protein phosphorylation. The protein is named Tau and it is involved in the neuron’s microtubules stabilization. The phosphorylation reaction leads to the protein inhibition and consequently to the neurofibrillary tangles of phosphorylated Tau.
The first part of the thesis presents the so-called "symptomatic therapies", which are available for the treatment of Alzheimer's disease but this work is mainly focused on new therapeutic strategies and related pharmacological targets, even if most of them have not yet products on the market. Therefore, the disease modifying therapeutics are the main subject of this thesis since they can act against the pathogenetic causes, trying to retard the progression of the disease and not only to reduce its symptomatology. As passive immunotherapy, the chemical structural features, the biological/therapeutical activity and the production of the monoclonal antibodies are reported and discussed in detail. The most promising of them, currently in clinic trials, are presented. Aducanumab is the only one actually available in the USA for the treatment of Alzheimer’s disease.
The immunotherapeutic treatment can be considered from two parallel points of view: besides monoclonal antibodies, the active immunotherapy has been taken into consideration in this work, especially the possibility to use a vaccine. Therefore, a general overview on the most promising vaccines against Alzheimer’s disease, although still in clinical trials phase, represents the last part of this thesis.
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