Riassunto analitico
L’elaborato nasce con l’intento di condurre uno studio sullo sviluppo del pensiero scientifico mediante la promozione di metodologie attive in didattica della biologia che, a partire dalla scuola dell’infanzia, stimolino gli allievi al ragionamento e al potenziamento delle conoscenze acquisite mediante un approccio epistemologico alla realtà. Dalla messa in luce di concetti scientifici, prettamente biologici, che devono essere affrontati con le giuste ed opportune metodologie didattiche, all’attività pratica vera e propria con un costante lavoro di cooperazione e di collaborazione tra i membri coinvolti, i bambini potranno arrivare alla costruzione integrata di saperi scientifici; ciò permetterà loro di comprendere e “toccare con mano” i significati plurali e complessi dell’immenso mondo biologico, in funzione di un lifelong learning. L’avvicinamento del bambino al sapere biologico avviene già in età infantile, attraverso il gioco e l’osservazione spontanea; è importante che l’insegnante promuova sin dalla scuola dell’infanzia metodologie didattiche che evidenzino il passaggio dall’azione ludica all’osservazione naturale, che si riversa nel successivo periodo di scuola primaria mediante l’esecuzione di esperimenti. Grazie all’utilizzo di metodologie didattiche che promuovono l’intento scientifico-educativo attraverso una didattica attiva ed interattiva, volta a sviluppare esperienze concrete, ai bambini viene data l’opportunità di scoprire concetti scientifici per la costruzione del sapere, di entrare a contatto con la natura e di fare attività laboratoriale, sperimentando nuove conoscenze. Attraverso la ricerca pedagogica per approcciarsi alla realtà scientifica, risulta fondamentale integrare diversi approcci didattici per evitare che negli allievi si crei un senso di estraneità dal sapere biologico, nonché la difficoltà di applicare tale sapere alle questioni socio-ambientali, caratterizzanti oltretutto le finalità dell’educazione scientifica. Il sapere biologico è efficacemente comprensibile e al contempo affascinante per il suo studio scientifico sulla vita, mettendo quindi l’allievo in condizioni stimolanti e di coinvolgimento, suscitati perlopiù da una didattica attiva che metta in luce l’importanza di fare biologia a scuola. Inoltre, nel quarto capitolo dell’elaborato, viene presentata un’ipotetica idea progettuale connotata da un’esperienza di didattica della biologia, dal titolo “La biodiversità tra le mie mani”; essa muove dall’esigenza di coinvolgere attivamente il bambino sia a livello cognitivo che a livello pratico, attuando la cosiddetta didattica per progetti, quale metodologia attiva per potenziare il pensiero scientifico nel bambino. “La biodiversità tra le mie mani” può qualitativamente manifestarsi come un progetto interdisciplinare che prende vita grazie all’azione spontanea degli allievi, già predisposti all’osservazione naturale dell’ambiente circostante, all’esplorazione e al contatto ravvicinato con la natura. L’intero progetto può dare, altresì, l’opportunità di concentrarsi sulla conoscenza e la tutela del patrimonio del proprio territorio, promuovendo la consapevolezza della bellezza naturale che ci circonda e dell’affascinante realtà biologica con cui ci troviamo a che fare quotidianamente. Tale vantaggio didattico diviene fonte di ricchezza per il bagaglio formativo e culturale di ciascun allievo, grazie allo sviluppo sempre più significativo del pensiero scientifico che porta all’essenziale scoperta del mondo cui apparteniamo.
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