Riassunto analitico
La menopausa è un periodo della vita di ogni donna che coincide con la cessazione della secrezione ormonale delle ovaie e in particolare degli estrogeni e del progesterone. Si parla di menopausa quando una donna non ha più le mestruazioni per 12 mesi consecutivi. La menopausa segna la fine della fertilità. Essa si suddivide in due fasi: la pre-menopausa, che può durare diversi mesi o addirittura anni e la menopausa vera e propria; il periodo che segue viene definito post-menopausa. La menopausa inizia in media all’età di 51 anni, con differenze molto importanti tra donne di diverse razze e paesi. In alcune donne possono comparire sintomi a causa dei cambiamenti ormonali, l’intensità di questi varia da un soggetto all’altro ed è influenzata da fattori genetici, ambientali, di razza e stile di vita. I sintomi principali della menopausa sono le vampate di calore, aumento di peso, secchezza della cute e della vagina, atrofia urogenitale, malattie cardiovascolari, osteoporosi e anche disturbi psichici, come la depressione. Va anche evidenziato che un intervento chirurgico, che asporti utero ed ovaie, porti ad una menopausa senza fase di transizione, in questo caso i sintomi sono di solito contrassegnati da significative vampate di calore. Il trattamento della menopausa dipende dai sintomi e si basa su diverse terapie: da un lato quelle convenzionali o chimiche, dall’altro quelle alternative o naturali. I trattamenti convenzionali comprendono gli ormoni di sostituzione, estrogeno e progesterone e hanno lo scopo di alleviare e ridurre i sintomi della menopausa. I principali rischi associati alla TOS sono il cancro alla mammella, la formazione di coaguli di sangue nelle vene, (trombosi venose) e arterie (attacchi cardiaci e ictus) e il cancro all’endometrio che però si può prevenire con la terapia combinata di estrogeni e progesterone. Per valutare e confrontare gli effetti della terapia ormonale sono stati eseguiti diversi studi, tra cui il Women’s Health Initiative (WHI). Il WHI comprende una serie studi clinici il cui obiettivo era indagare su rischi e benefici della terapia ormonale per le donne in post-menopausa, dei cambiamenti di dieta e dell’integrazione di calcio e vitamina D nei confronti di malattie cardiovascolari, fratture, tumori della mammella e dell’intestino. Alla ricerca hanno partecipato più di 160.000 donne di età compresa tra i 50 e i 79 anni, che sono state divise in due gruppi in maniera casuale; a metà di esse è stata somministrata la terapia ormonale, all’altra metà è stato dato un placebo. Dal WHI risulta che la terapia ormonale sostitutiva non previene le malattie cardiache nelle donne in postmenopausa. Tuttavia, le donne TOS avevano meno fratture ossee e tumori all’intestino. I trattamenti alternativi o naturali comprendono i fitoestrogeni, o estrogeni vegetali, che sono sostanze naturali ad attività similestrogenica. Grazie alla loro particolare struttura chimica, sono in grado di legarsi ai recettori degli estrogeni ed espletare, così, attività biologiche di tipo estrogenico. I fitoestrogeni si possono trovare in diverse piante come il trifoglio rosso, il kudzu, la discorrea villosa, l’angelica cinese e la verbena. Esistono diverse preparazioni, alcune a base di estrogeni e progesterone. Le forme farmaceutiche maggiormente utilizzate per i loro vantaggi sono pillole e cerotti, ma sono disponibili sul mercato anche gel e spray nasali. In conclusione la TOS risulta efficace nel trattare i sintomi della menopausa, tuttavia è necessaria una prescrizione della terapia valutata sulle condizioni individuali, in modo tale da assicurare i maggiori benefici con il minor rischio possibile.
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