Riassunto analitico
L’innovazione tecnologica alla quale si è assistito dallo sviluppo di Internet ha permesso all’economia e alla società di trasformarsi in un modo che sarebbe stato impossibile prevedere. I nuovi strumenti e le infrastrutture esistenti contribuiscono sempre di più allo sviluppo dell’economia digitale, che ormai pervade la vita quotidiana delle persone in maniera capillare. Nell’economia digitale un ruolo di spicco è stato assunto i dati. In particolare, grazie alla potenza e alla varietà degli strumenti di cui oggi si può disporre, i dati possono essere utilizzati con modalità innovative e funzionali a cittadini e imprese. La capacità dei computer di elaborare grandi quantità di dati (“Big Data”) è stata uno dei fattori di tale cambiamento, permettendo la nascita di nuovi modelli di business e nuove tipologie di prodotti e servizi. In questo nuovo scenario il dato assume un’importanza notevole in quanto risorsa inesauribile e utilizzabile da chiunque possieda gli strumenti necessari alla sua elaborazione; esso rappresenta non più solo una fonte di informazione, ma anche un’opportunità di business e di miglioramento della qualità della vita, visti i molteplici utilizzi che ne possono derivare. Per questo si è iniziato a parlare di un’economia data driven, cioè basata sull’utilizzo pervasivo dei dati. In questo nuovo fenomeno non solo il settore privato si è messo in gioco, ma anche quello pubblico ha fatto la sua parte. Gli Open Government Data, nati principalmente come strumento per la trasparenza e la rendicontazione dell’azione delle pubbliche amministrazioni, si sono rivelati un mezzo funzionale allo sviluppo socio-economico. Il fenomeno degli open data non ha visto però uno sviluppo uniforme negli anni, ma si sta affermando secondo tempi e modalità diversi a seconda del contesto. A oggi le esperienze nel mondo sono molteplici, con i paesi anglo-sassoni che detengono il primato in questo tipo di iniziative (Open Knowledge Foundation). In Italia lo sviluppo è stato più lento e rimane ancora oggi poco uniforme. La tesi si propone come indagine sul ruolo degli Open Government Data nell’economia digitale; in particolare si prova a capire se da tali dati sia derivato o possa derivare uno sviluppo di iniziative in campo socio-economico tali da generare ricadute che giustifichino l’investimento che la pubblica amministrazione sostiene per l’apertura dei propri database. Nella prima parte viene inquadrato il contesto generale dell’economia digitale e in particolare dell’economia legata all’utilizzo dei dati. Il primo capitolo descrive le caratteristiche di Internet e l’impatto che questa piattaforma di comunicazione ha sull’economia. Il secondo pilastro dell’economia digitale è affrontato nel secondo capitolo: i dati sono analizzati come fonte di valore per l’economia e la società, discutendo come la rivoluzione tecnologica ha permesso uno sfruttamento maggiore di questa risorsa. Il terzo capitolo è dedicato alle proiezione dell’economia digitale sullo scenario futuro, cercando di capire quali effetti potranno essere osservati sull’economia di domani. Nella seconda parte si parla del fenomeno Open Data, quando nasce, dove, perché; nel quarto capitolo il concetto viene definito e ne vengono presentate le caratteristiche, insieme a le principali sfide nell’elaborazione di politiche in questo campo. Il quinto capitolo è dedicato interamente al contesto italiano; vengono forniti una descrizione generale dell’aspetto della digitalizzazione, attraverso i dati Istat, e della politica nazionale sugli open data. L’obiettivo dell’ultimo capitolo è l’approfondimento del legame tra business e open data, analizzando alcune esperienze di riuso di dati nel settore privato; vengono utilizzate le informazioni raccolte dalla ricerca “Open Data 200”, per capire se l’apertura dei dati possa rappresentare un’opportunità per il business italiano.
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Abstract
The technological innovation that has developed since the birth of the Internet has allowed economy and society to change in a way that would have been impossible to predict. The new infrastructure and tools contribute to the constant development of the digital economy, which doesn’t represent only a consistent growing part of the global economy, but also pervades people daily life.
In the context of the digital economy, a key role is played by data. Thanks to the power and variety of tools available today, data can be used with innovative and functional methods for the needs of citizens and enterprises. Computers’ ability to process big amounts of data, i.e. “Big data”, is one of the reasons of such change, because it has allowed the generation of new businesses, products and services. In this new scenario data becomes relevant as an inexhaustible resource that can be used by anyone who possesses the necessary instruments for its processing; it represents not only a source of information anymore, but also an opportunity for business and for improving the quality of life, because of its different possible uses. For this reasons the public debate has begun to address such change as the “data driven economy”, i.e. based on a pervasive use of data.
Such new phaenomenon has also seen the public sector to take part, instead of remaining confined to the private sector. Open Government Data has been discussed from the beginning as a tool for transparency and accountability of the action of the public sector, but today it is also a functional mean for socio-economic development. However, the Open Data theme hasn’t known a uniform development among countries during the years, but it is affirming with different characteristics based on the context. Today the worldwide experiences are various; the Anglo-Saxon countries occupy the first rank in this type of initiatives (okfn.org, 2015). In Italy the development has been slower and remains not homogeneous at this moment.
This work is a research on the Open Government Data’s role in the digital economy; the main goal is to understand if socio-economic value is derived or can be derived thanks to Open Data, in order to generate an impact that justifies the investment of the public sector in the opening of its databases.
In the first part the general context of the digital economy, and in particular of the data driven economy, is presented. The first chapter describes the characteristics of the Internet and the impact that such communication platform has on the economy. The second pillar of the digital economy is addressed in the second chapter: data is analysed as a source for value generation within economy and society, discussing how the technological revolution has allowed such resource to be more effectively exploited. The third chapter is dedicated to the projection of the digital economy to future scenarios, trying to understand which effects on the economy of tomorrow could be observed.
The second part focuses on the Open Government Data phaenomenon, in particular when, where and why it takes place; in the fourth chapter definition and characteristics of the concept are presented, along with policy challenges. The fifth chapter is entirely dedicated to the Italian context; a general description of the digitalisation aspect and the Open Data policy is brought. The goal of the last chapter is to map some experiences of reuse of Open Data in the private sector, collecting information and insights from the research “Open Data 200”, in order to understand if opening government data can represent an opportunity for the Italian business.
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