Riassunto analitico
L’High Frequency Trading è una forma di trading algoritmico completamente automatizzata che consente di acquisire, elaborare e reagire alle informazioni di mercato in tempi brevissimi. L’HFT nasce nel mercato azionario statunitense in seguito ad innovazione finanziaria, progresso tecnologico ed in particolare cambiamenti della normativa e dell’ambiente regolamentare che ne hanno consentito lo sviluppo. Successivamente esso si diffonde sui principali mercati finanziari globali e sulle principali asset class. Sebbene non esista una definizione univoca dell’HFT, una descrizione di tale fenomeno può essere effettuata mediante quelle che sono le sue caratteristiche principali. Come detto i sistemi di trading ad alta frequenza si avvalgono di algoritmi per l’esecuzione delle operazioni e pertanto non richiedono l’intervento umano. Essi sono in grado di immettere, modificare ed eliminare proposte di negoziazione in pochissimi millisecondi o addirittura in frazioni di millisecondo ed a tal fine usufruiscono di adeguati supporti informatici e tecnologici che consentono loro di godere di un collegamento con il mercato estremamente rapido e di analizzare i dati tick-by-tick. L'obiettivo del lavoro è quello di illustrare le caratteristiche dell'high frequency trading, la cui diffusione ha interessato i più importanti mercati finanziari, ed una misura di order flow toxicity ad esso strettamente collegata. La prima parte dell'analisi, dopo una presentazione dei principali aspetti connotativi dell'HFT, si concentra sulle origini del trading ad alta frequenza, sulle strategie attuate dagli operatori e sull'impatto che esse hanno sui mercati finanziari. Nella seconda parte dell'elaborato viene analizzato il rischio di selezione avversa cui sono soggetti i market maker nell'attività di liquidity providing. A tal fine viene utilizzata la volume-synchronized probability of informed trading come misura del grado di tossicità degli ordini, della quale si illustrano le modalità di calcolo nonchè un'applicazione realizzata dagli ideatori della misura stessa nel periodo circostante il flash crash del 6 Maggio 2010.
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