Riassunto analitico
L’utilizzo dell’inglese come lingua veicolare per l’istruzione universitaria ha recentemente sollevato un acceso dibattito in Europa. Il Processo di Bologna e l’avvento delle graduatorie mondiali hanno messo le università di fronte all’imperativo categorico dell’internazionalizzazione, che comporta l’adozione di alcune finalità strategiche, tra cui quelle di attirare studenti e accademici stranieri, aumentare la mobilità e preparare gli studenti per il mondo del lavoro nazionale e internazionale. La risposta a queste necessità è stata la crescita esponenziale di corsi di laurea offerti interamente in lingua inglese, da cui deriva l’acronimo EMI, English-Medium Instruction. Questa tesi ha lo scopo di fornire un’immagine delle strategie di internazionalizzazione adottate dall’Università di Modena e Reggio Emilia, soprattutto a seguito dell’implementazione di quattro corsi di laurea interamente in lingua inglese. In questo studio vengono analizzate le percezioni degli studenti sui corsi da loro frequentati al fine di comprendere le ragioni che li hanno portati a iscriversi e fare un’analisi dei punti deboli e di forza di tali corsi. A questo proposito, è stato utilizzato un questionario a cui hanno partecipato 86 studenti iscritti in due dei quattro corsi offerti da UNIMORE (International Management e LACOM). I risultati dei questionari sono poi stati confrontati con quelli di 10 interviste semi strutturate da cui è emersa un’attitudine positiva verso i corsi di laurea in lingua inglese. Dalle risposte è stato inoltre possibile stilare una lista delle strategie utilizzate da docenti e studenti durante il processo di apprendimento e insegnamento in una lingua straniera. Dall’analisi dei risultati è emerso, tuttavia, come le opinioni degli studenti siano spesso influenzate dalle loro percezioni sulle abilità linguistiche degli insegnanti, probabilmente dovute alla tendenza di utilizzare il modello madrelingua come termine di paragone. Per concludere, è possibile affermare che i risultati principali di questa ricerca si mostrano in linea con studi simili condotti nell’ambito di English-Medium Instruction. Infine, dall’analisi dei limiti presenti in questo studio vengono presentati suggerimenti per ricerche future.
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Abstract
The increasing use of English in higher education has been the subject of heated debate in Europe over the last years. Following the Bologna Process and the advent of rankings of international HE institutions, universities have been faced with the challenges posed by the internationalization of higher education and have started to compete in order to increase their attractiveness towards international students and academic staff, which has resulted in an unprecedented increase in the number of English-taught courses all over Europe. Therefore, English-medium instruction (EMI) has become a common approach adopted by universities to respond to internationalization and to foster mobility and global employability of their graduates.
Drawing on existing literature on the field, this thesis aims to portray how the University of Modena and Reggio Emilia is responding to the call for internationalization, especially after the implementation of four MA degree programs entirely taught in English. Moreover, in this research, students’ perceptions on EMI at UNIMORE will be examined in order to understand the reasons for choosing a course taught in English and the perceived strengths and drawbacks of such courses. Questionnaire assessments were collected from 86 students enrolled in two of the four MA courses (International Management and LACOM). Data from the questionnaire were then crosschecked with semi-structured interviews. Overall, the participants showed a positive attitude towards EMI courses and regarded the programs as effective in improving their skills. From their responses it was possible to define a set of coping strategies used by students and teachers to deal both with learning and teaching in a language which is neither the L1 of the students, nor that of the teachers. In analyzing the results, however, students’ attitudes seem to be influenced by their perceptions of teachers’ language proficiency, due probably to the fact that students tend to take the native speaker as a model for comparison.
To conclude, the main findings of the present research proved to be in accordance with previous studies on EMI practices in higher education. Moreover, drawing on the limitations of this study, suggestions for further research are presented.
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