Riassunto analitico
Lo sviluppo tecnologico e la competizione globale stanno ponendo sempre più spesso l’accento sul bisogno di una formazione continua per gli individui: essa non è più limitata a un certo periodo (scolastico o universitario), ma numerosi momenti di formazione si susseguono nell'arco della vita, anche in ambito lavorativo. Inevitabilmente emerge il bisogno di opportunità di apprendimento flessibili, che si possano adattare ai contesti e ai soggetti coinvolti. A questo scopo, risulta molto utile la tecnologia, che viene impiegata come strumento didattico con diverse modalità. Un metodo d’apprendimento particolarmente promettente è il metodo Blended, basato sulla combinazione ragionata di lezioni frontali con il docente e sessioni di studio autogestito per il quale sono messe a disposizione diverse risorse tecnologiche. Si tratta di un metodo didattico ibrido, in cui i profili professionali sono ridisegnati: il discente guadagna molta autonomia, mentre il docente si dovrà gradualmente adattare al nuovo contesto rivisitando il suo ruolo sotto diversi punti di vista. Terzo componente del team didattico è il tutor, che nella formazione tradizionale (quando previsto) non gode di grande rilievo, mentre in questo nuovo sistema si rivela una figura chiave. La trasformazione dei ruoli e il ricorso alla comunicazione mediata dal computer si ripercuotono necessariamente sulle dinamiche di interazione tra i soggetti coinvolti: lo spostamento dell’attenzione dall’insegnamento all’apprendimento rivela la centralità dello studente, che ha così la possibilità di personalizzare il percorso didattico a seconda dei propri obiettivi personali. Appaiono evidenti le potenzialità della metodologia di insegnamento blended, che in futuro potrà godere di ulteriori miglioramenti grazie allo sviluppo di nuove tecnologie e al potenziamento di quelle già in uso. La Fondazione Aldini Valeriani ha adottato questo metodo nei corsi di lingua inglese che offre alle aziende. Due di questi corsi sono stati analizzati nella seconda parte dell’elaborato con l’obiettivo di delinearne la struttura organizzativa e valutarne l’efficacia ai fini del raggiungimento degli obiettivi didattici, nonché la soddisfazione complessiva degli utenti.
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Abstract
Technological development and global competition have placed more and more emphasis on the need for lifelong learning. Thus learning is no longer limited to a certain time of life, but opportunities of training are constantly available for individuals to be up to date with their professional skills. Necessarily the need for flexible learning opportunities arises. The use of technology as a teaching tool offers valuable solutions: it is the case of blended learning. This model combines on-line learning experiences with traditional classroom methods.
It is a hybrid teaching method in which professional roles are redesigned: the student develops great autonomy whereas the teacher has to gradually adapt his work to his new position. The teaching team also includes the tutor who in this landscape proves to be a key figure, while in traditional education (if any) was not considered to be relevant. These changes, in addition to the issues related to computer-mediated communication, necessarily affect the dynamics of interaction within the subjects involved. In the educational process, the shift of the focus from teaching to learning highlights the centrality of the student, who can personalize his educational path on the basis of his personal goals.
It is undeniable the potential of blended teaching, that is going to take great advantage of the development of new technologies and of the strengthening of those already in use.
Fondazione Aldini Valeriani has chosen to adopt this hybrid model for the English language courses it offers to local companies. In the second part of this thesis, two of these courses have been analyzed in order to outline their organizational structure and assess their effectiveness as well as the users’ satisfaction.
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