Riassunto analitico
Una lingua franca è una lingua impiegata come strumento di comunicazione tra persone di diversa lingua madre. In contesti specifici, qualsiasi lingua può assumere questo ruolo il ruolo. Nei giorni nostri, nuove teorie sostengono che la lingua inglese abbia guadagnato la posizione di lingua di comunicazione globale, tanto che si è diffusa la nozione di Inglese lingua franca. L’innegabile predominanza dell’inglese nella società contemporanea, conseguenza anche del processo della globalizzazione, ha portato gli specialisti del campo della traduzione a riconsiderare l’impatto dell’Inglese lingua franca nella pratica stessa (Adab 2005, Campbell 2005, Hewson 2013, Taviano 2010). Oggigiorno, ai traduttori è sempre più richiesto di tradurre verso lingue diverse dalla loro lingua madre, per una cultura d’arrivo non sempre facile da identificare. In questi casi, l’uso di corpora è ritenuto essenziale al fine di raggiungere una “funzionalità comunicativa” (Adab 2005: 239). Al traduttore verso una lingua straniera è offerta così la possibilità di lavorare su testi creati in precedenza da altri madrelingua e non, che potranno poi essere confrontati con la propria traduzione, valutandone l’efficacia per la cultura d’arrivo in quesitone. Il Cattaneo-Deledda è un Istituto di istruzione secondaria di secondo grado che ha adottato il registro elettronico a partire dall’anno scolastico 2013/2014. Il 25% degli studenti del Cattaneo-Deledda è di nazionalità straniera, per un totale di quarantasei diversi paesi d’origine, Italia compresa. La traduzione in Inglese lingua franca del registro elettronico è un progetto destinato a raggiungere possibilmente la maggioranza degli utenti del sistema, permettendo loro di utilizzare più agevolmente questo strumento creato per essere un canale di preferenza per la comunicazione scuola-famiglia. Per questo studio, un corpus di venti siti web di scuole superiori provenienti da diverse parti del mondo è stato raccolto, analizzato in un’ottica corpus-driven e infine utilizzato come punto di partenza per la traduzione. I risultati di questo breve caso di studio sembrerebbero suggerire che le teorie dell’Inglese lingua franca non siano soltanto una prerogativa degli scambi orali, ma anche della comunicazione scritta.
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Abstract
A lingua franca is a contact language which is used for communication purposes between people who do not share the same mother tongue. In specific contexts, any language can play this role. Nowadays, however, the new idea is that English does not belong to its native speakers anymore. The centre of gravity of the language, in fact, has shifted from its native speakers (Crystal 2001), taking on the role of global language of communication, namely English as a lingua franca (ELF).
The undeniable predominance of English has forced translation scholars and professionals to reconsider the impact of ELF on the translators’ profession and, more in general, on translation itself (Adab 2005, Campbell 2005, Hewson 2013, Taviano 2010). Translators are nowadays more and more requested to produce target texts in a language which is not their mother tongue or for a target culture which is not easy to determine, especially in the case of website internationalization. In these cases, the use of corpora is fundamental to reach “communicative functionality” (Adab 2005). Translators into a second language, in fact, are offered the opportunity to find previously produced documents, written both by native/non-native speakers, against which to measure their translation decisions and evaluate if the target text produced is able to render the message into the language at stake, for the target audience it is intended for.
Cattaneo-Deledda is a high school located in Modena, which has adopted the electronic attendance register starting from the 2013-2014 school year. Its peculiarity resides in the fact that 25% of its students are Italian non-native speakers, coming from 46 different countries. So, an ELF translation of the register has proved fundamental in order reach the majority of students and parents by means of this new device, which is intended as the preferred channel for communication between school and families. The investigation adopts a corpus-driven position: a collection of twenty high school websites from all over the world was created, analysed and finally used as the starting point for the translation of a communicative tool which is used to communicate with a varied and undefined audience.
The results of this small-scale case study seem to suggest that ELF theories would not a sole prerogative of oral exchanges, but of written communication as well.
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