Riassunto analitico
A fronte di una sempre più ampia diffusione delle forme di partenariato pubblico-privato e dell'importante ruolo che stanno assumendo anche a livello europeo, questa tesi si interroga su come esse vengano impiegate in ambito sanitario. Più precisamente ci si chiede quali siano i principali modelli adottati per la costruzione di opere infrastrutturali in sanità.
Il lavoro si apre con una overview dei motivi che, per il caso italiano, fanno sì che il partenariato pubblico-privato trovi ampi spazi di manovra. Poi prosegue cercando di dare una definizione quanto più possibile esaustiva delle caratteristiche generali del PPP e di quali siano i concetti chiave ad esso correlati. Una volta acquisite queste nozioni generali, il discorso entra nello specifico del quadro giuridico italiano, presentando i tre istituti contrattuali che possono essere impiegati in sanità per realizzare infrastrutture con il coinvolgimento finanziario di soggetti privati: concessione di costruzione e gestione, leasing immobiliare in costruendo e contratto di disponibilità.
Il capitolo successivo valuta la diffusione di questi modelli a livello nazionale, concentrandosi in particolare modo sull'istituto della concessione di costruzione e gestione. Per capire concretamente come esso venga utilizzato, viene proposta l'analisi di tre casi in Emilia-Romagna, resa possibile grazie allo svolgimento di interviste dirette con i soggetti interessati.
Si passa poi allo scenario internazionale, entro il quale vengono presentati due modelli di concezione molto diversa tra di loro: l'uno sviluppatosi inizialmente nel Regno Unito e l'altro in Spagna.
Il capitolo conclusivo si pone l'obiettivo di individuare le potenzialità e le criticità dei modelli presentati, mettendole in relazione tra di loro al fine di isolare possibili best practices eventualmente applicabili al caso italiano.
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