Riassunto analitico
Il lavoro di tesi intende presentare alcuni spaccati dei complessi rapporti tra mondo finanziario e industria militare. Questa, come qualsiasi altro settore produttivo, si appoggia alle banche e al sistema finanziario per le ordinarie esigenze di gestione finanziaria: incassi, pagamenti, crediti, anticipi, operazioni di finanzia straordinaria (fusioni, acquisizioni, ristrutturazioni) e altre ancora. La natura strategica del comparto e le implicazioni etico-politiche delle vendite di armi e soprattutto del commercio internazionale di armamenti rendono il ruolo delle banche e degli intermediari finanziari particolarmente cruciale e delicato. La ricerca è potenzialmente vastissima, per via della progressiva internazionalizzazione e privatizzazione delle imprese militari e degli istituti di credito, delle diverse tipologie di armi prodotte e delle varie forme di transazioni e degli strumenti finanziari utilizzabili: è stata, dunque, limitata al panorama italiano. Alla luce di un complesso iter legislativo internazionale e della legge n.185/90 che regola le esportazioni in Italia, si presentano i dati inerenti l'appoggio delle banche alle esportazioni di armamenti, elaborati da IRES Toscana (Istituto di Ricerche Economiche e Sociali) e dal SIPRI (Istituto di Ricerca Indipendente sulla Pace di Stoccolma). Vengono presentate le policies sul tema dell'export e della produzione di armamenti con la prassi effettiva: si analizzano le varie forme di finanziamento delle imprese a produzione militare considerando che per le imprese militari le principali fonti di finanziamento sono quelle tradizionali (capitale proprio; crediti commerciali da fornitori e anticipi da acquirenti; crediti bancari e finanziamenti in pool; emissioni di obbligazioni). Si approfondisce, successivamente, la disamina diacronica delle banche italiane e le esposizioni effettive dei singoli istituti di credito alle esportazioni di armi e infine, si studia la composizione dei portafogli di 417 fondi comuni di investimento e dei primi 10 fondi pensioni contrattuali italiani. I diversi aspetti della ricerca si focalizzano poi sull'apporto dato in materia finanziaria al sovvenzionamento di aziende militari produttrici di armi controverse quali mine anti-persona, munizioni cluster e armi nucleari (sia testate che vettori). L'esame delle operazioni sostenute dai gruppi bancari italiani e le direttive di autoregolamentazione messe in atto da buona parte degli istituti di credito nazionali mostrano un lieve incremento dei livelli di attenzione al tema trattato, nel tentativo di rispondere alle crescenti richieste sollevate dalla società civile e dai diversi gruppi di stakeholders coinvolti.
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