Riassunto analitico
Il presente elaborato di tesi magistrale ha lo scopo di formulare un modello idrologico e un modello idraulico integrato per la valutazione dei fenomeni di piena fluviale e di inondazione per il territorio della Lunigiana, che coincide con l’area appenninica del bacino del Fiume Magra. Tale bacino, il quale è situato nell’area settentrionale della Regione Toscana, confina con Liguria ed Emilia-Romagna e presenta una configurazione geomorfologica e climatica tale da richiedere modelli idrologici ed idraulici che descrivano in modo accurato il comportamento del territorio nei confronti di eventi piovosi intensi che possono causare l’esondazione del Fiume Magra. Come accaduto anche nel recente passato, tale fenomeno può portare all’allagamento di aree in cui sono presenti insediamenti che risultano particolarmente esposti al rischio e per cui viene quindi valutata la sicurezza. Lo studio presentato fa parte dell’attività di ricerca condotta dal Gruppo di Idrologia e Morfodinamica Fluviale del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari dell’Università di Modena e Reggio Emilia, nell’ambito del contratto di ricerca stipulato con l’Unione di Comuni Montana Lunigiana. Il bacino viene suddiviso in sottobacini montani e un’area di valle in modo che sia possibile valutare i contributi provenienti dalle varie zone del bacino per un determinato evento e come essi vengano propagati all’interno della porzione valliva. Partendo dai dati territoriali disponibili forniti da Regione Toscana, Regione Liguria e Regione Emilia-Romagna, viene realizzato il modello idrologico articolato in due fasi: il calcolo della precipitazione efficace e la trasformazione degli afflussi in deflussi. Per la stima della precipitazione efficace in ingresso nei sottobacini montani viene sviluppato un modello concentrato basato sull’equazione di Philip e viene confrontato con il metodo SCS-CN, uno tra i metodi concentrati più utilizzati. Per la trasformazione degli afflussi in deflussi, viene adottato il modello cinematico o della corrivazione a parametri concentrati, basato sulla curva area-tempi. Una volta calibrato, il modello idrologico consente di valutare le portate in uscita dai sottobacini montani che vengono propagate tramite il modello idraulico nella porzione valliva, dove sono presenti la maggior parte degli insediamenti a rischio come aree abitative, zone produttive ed agricole, in modo da valutarne la sicurezza. I risultati ottenuti con questo studio permettono di avere a disposizione un modello integrato di previsione delle onde di piena per il territorio della Lunigiana, che descrive in modo accurato la risposta del bacino alla forzante atmosferica e la conseguente propagazione dell’onda di piena nella porzione valliva del territorio; l’efficacia e l’attendibilità dei risultati vengono verificate tramite il confronto con eventi reali osservati. In particolare, il modello idrologico proposto basato sull’equazione di Philip descrive la risposta del bacino in modo più efficace rispetto al metodo SCS-CN. Con il modello integrato viene simulato un evento raro con tempo di ritorno di 200 anni e vengono individuate due aree principalmente coinvolte da allagamenti: la zona di Migliarina, località del Comune di Filattiera (MS) e l’abitato di Aulla (MS), zona che anche nel recente passato ha subito ingenti danni provocati dalle alluvioni.
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