Riassunto analitico
L’avvento dei biovetri rappresenta una svolta significativa nel settore della medicina e dell’ingegneria tessutale. Negli ultimi anni diversi studi sono stati condotti per ottenere vetri bioattivi in diverse composizioni, sotto forma di polveri o scaffold porosi al fine di esplorare le loro applicazioni in campo biomedico (Cannio et al., 2021). Attualmente, i biovetri trovano impiego come impianti sostitutivi per lesioni ossee, nella chirurgia plastica e ricostruttiva o per promuovere la ri-mineralizzazione dello smalto dentale. Ciò è reso possibile grazie alle loro caratteristiche di biocompatibilità, osteoconduttività e proprietà antibatteriche, validate da studi in vitro e in vivo. Lo scopo della tesi è stato quello di valutare, su modelli cellulari in vitro, la biocompatibilità di diverse formulazioni innovative di biovetri con differenti proprietà fisico-chimiche. Sono stati confrontate formulazioni commerciali (45S5, S53P4) con una di nuova sintesi (BIO_MS); inoltre, è stata esaminato l’effetto dell’aggiunta di magnesio e stronzio (MgSr) alle formulazioni in commercio. Ciascun biovetro è stato poi sottoposto alle temperature di cristallizzazione e di sinterizzazione per valutare se il trattamento termico modifica le interazioni tra il biovetro e le cellule. La biocompatibilità è stata valutata tramite test di citotossicità secondo quanto riportato nella normativa ISO 10993. Inoltre, è stata valutata la vitalità e l’adesione cellulare di fibroblasti dermici umani in coltura primaria seminati sui diversi biovetri.
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