Riassunto analitico
Oggi i profili professionali sono sempre più articolati e si chiede ai professionisti sanitari responsabilità, autonomia e discrezionalità operativa; accanto a quelle specialistiche, sono indispensabili competenze trasversali quali flessibilità, capacità di decision making, contestualizzazione delle prestazioni alla problematica specifica, gestione di situazioni critiche, coordinamento e interazione con gli altri professionisti dell’equipe interdisciplinare. La valutazione dei profili di competenza infermieristica è fondamentale prerequisito per garantire un'assistenza infermieristica qualificata e identificare le aree per lo sviluppo della pratica professionale. La competenza è un fattore essenziale per garantire qualità delle cure, sicurezza e un bilancio sanitario efficace in termini di costi. Nel nostro Paese, il dibattito si orienta sempre più in direzione dell’avanzamento delle competenze in chiave specialistica, per preparare professionisti a ricoprire ruoli, non solo dirigenziali, ma anche connessi a specifiche aree clinico-assistenziali (FNOPI, 2023) e al coordinamento e alla supervisione di complessi processi clinico-organizzativi. Nel contesto specifico dell’Università di Modena e Reggio Emilia, il Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche si pone l'obiettivo di formare un professionista specializzato in grado di intervenire, grazie a una formazione culturale e professionale particolarmente avanzata, nei processi gestionali, formativi e di ricerca, nel complesso delle professioni sanitarie di infermiere, ostetrica/o, infermiere pediatrico. Obiettivo dello studio: indagare il livello di competenza percepito dagli studenti infermieri iscritti al Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, che allo stesso tempo svolgono la propria attività professionale in contesti lavorativi differenti, in regime pubblico o privato o di libera professione, e provengono da percorsi formativi differenti. L’obiettivo secondario è conoscere la frequenza dell'uso delle competenze nella pratica clinica. Materiali e metodi. Lo studio realizzato è di tipo osservazionale, trasversale, monocentrico. Per la raccolta dati è stata utilizzata la scala validata Italian Nurse Competence Scale (I-NCS). Il questionario è stato somministrato agli studenti online e i dati sono stati raccolti in forma anonima. Risultati. Dai dati raccolti è emerso un buon livello degli studenti infermieri che fanno parte del corso di laurea magistrale, non sono risultate differenze statisticamente significative tra i due gruppi (primo e secondo anno di corso). È emerso che all’aumentare dell’età e dell’esperienza lavorativa aumenta la percezione della competenza da parte degli studenti, in accordo con la letteratura internazionale. Inoltre, è determinante anche la formazione di base e post-base che influenza positivamente l’assunzione di competenze specifiche, soprattutto riguardo all’utilizzo della ricerca. Anche la soddisfazione lavorativa contribuisce ad una percezione maggiore della competenza clinica. Conclusioni. Come si evince dalla letteratura, le esperienze lavorative, l’ambiente di lavoro, il livello di formazione accademica raggiunto, il senso di appartenenza alla professione, il pensiero critico, i fattori personali (età, sesso, conoscenze, attitudini) sono stati identificati come i fattori più importanti che influenzano lo sviluppo delle competenze. A questo proposito, è importante che la valutazione delle competenze infermieristiche inizi già durante la formazione accademica per continuare in tutto il percorso la formazione accademica per continuare in tutto il percorso lavorativo.
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