Riassunto analitico
In uno scenario sempre più mutevole e concorrenziale, caratterizzato da un forte grado di incertezza gli istituti di credito si presentano come un soggetto dinamico; qui la banca è chiamata ad organizzare la sua attività per massimizzare il valore attraverso l’accurata scelta di elementi che ne andranno a determinare il vantaggio competitivo come l’attività, la localizzazione, il grado di controllo; elementi importanti ma che tuttavia non permetteranno una totale gestione dinanzi a opportunità o minacce generate dal contesto esterno, che potenziano o mettono in discussione la continuità aziendale. Per tale motivo il fattore “rischio” ha ottenuto sempre più maggiore rilevanza, portando allo sviluppo della tematica di “gestione del rischio” o Enterprise Risk Management, strumento che permette all’impresa una certa sopravvivenza nel tempo oltre che favorire, attraverso la corretta programmazione dei fattori di rischio, l’integrazione fra le diverse funzioni di una banca. Il flusso di informazioni può essere gestito attraverso un efficace sistema di controllo di gestione il quale può adempiere alle esigenze informative per la gestione dei rischi in azienda, come strumento di ausilio nel raggiungimento di tale obiettivo; esso infatti permette di considerare le principali variabili la cui conoscenza è di fondamentale importanza ai fini dell'attività decisionale propria della banca. Lo scopo che si intende conseguire è quello di gestire l'azienda di credito con maggiore consapevolezza e razionalità. Si analizzeranno in questo lavoro gli aspetti fondamentali del controllo di gestione, la sua applicazione nel governo dei rischi, i principali problemi aperti dalla sua pratica applicazione alle aziende di credito e l’importata della business intelligence in tale contesto Il primo capitolo è volto a definire i contenuti e le logiche del controllo di gestione nelle banche, soffermando l’attenzione sulle componenti, gli obiettivi e le funzioni del sistema di controllo; oltre a definire le caratteristiche e gli elementi identificativi delle imprese di credito. In questo capitolo, a differenza dei successivi, il controllo di gestione viene esaminato attraverso un approccio più classico, che vede al suo interno anche l’analisi delle aree di risultato, concentrando quindi l’attenzione sugli aspetti legati all’efficacia . Il secondo capitolo e dedicato all’analisi e alla valutazione dei rischi, quale elemento fondamentale del controllo di gestione per gli istituti di credito. Infatti, negli ultimi anni, la globalizzazione dei mercati e lo sviluppo delle attività svolte dalle banche hanno aumentato l'intensità e la tipologia dei rischi che gli stessi istituti di credito devono fronteggiare rendendo l'analisi di tali rischi uno strumento fondamentale della gestione bancaria. Nel terzo capito viene fatta un'analisi dell'ICAAP, ossia il processo interno di determinazione dell' adeguatezza patrimoniale. Tale processo di controllo, definito "controllo prudenziale", è il riflesso della normativa prevista dal Nuovo Accordo di Basilea. Esso è strumentale alla gestione dei rischi che si articola in più fasi e che viene realizzata dalla singola banca: non è più la Banca d' Italia a fornire modelli di controllo, ma sono gli stessi istituti di credito a definire i propri rischi, sulla base di un processo formalizzato, documentato, sottoposto a revisione interna e approvato dagli organi societari, e ad individuare un patrimonio che ne assicuri la copertura. Infine, il quarto capitolo sofferma l’attenzione sull’importanza di un adeguato sistema informativo all’interno degli Istituti di Credito, l’importanza dei dati nel sistema dei controlli e gli impatti che la business intelligence genera su di esso.
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Abstract
In an increasingly changing and competitive scenario, characterized by a high degree of uncertainty, credit institutions present themselves as a dynamic subject; here the bank is called upon to organize its business to maximize value through the careful choice of elements that will determine the competitive advantage such as activity, location, degree of control; important elements which, however, will not allow total management in the face of opportunities or threats generated by the external context, which enhance or question the business continuity.
For this reason, the "risk" factor has become increasingly important, leading to the development of the theme of "risk management" or Enterprise Risk Management, a tool that allows the company to survive over time as well as favoring, through proper planning risk factors, the integration between the various functions of a bank.
The flow of information can be managed through an effective management control system which can fulfill the information needs for risk management in the company, as an aid in achieving this objective; in fact, it makes it possible to consider the main variables whose knowledge is of fundamental importance for the purposes of the bank's own decision-making activity. The aim to be achieved is to manage the credit company with greater awareness and rationality.
In this paper, we will analyze the fundamental aspects of management control, its application in risk management, the main problems raised by its practical application to credit companies and the importance of business intelligence in this context.
The first chapter is aimed at defining the contents and logic of management control in banks, focusing attention on the components, objectives and functions of the control system; as well as defining the characteristics and identifying elements of credit companies. In this chapter, unlike the following ones, management control is examined through a more classic approach, which also includes the analysis of the result areas, thus focusing attention on the aspects related to effectiveness.
The second chapter is dedicated to the analysis and assessment of risks, as a fundamental element of management control for credit institutions. In fact, in recent years, the globalization of markets and the development of the activities carried out by banks have increased the intensity and type of risks that the credit institutions themselves have to face, making the analysis of these risks a fundamental tool for banking management.
In the third chapter, an analysis of the ICAAP is made, ie the internal process of determining capital adequacy. This control process, defined as "prudential control", is a reflection of the regulations envisaged by the New Basel Accord. It is instrumental to risk management which is divided into several phases and which is carried out by the individual bank: it is no longer the Bank of Italy that provides control models, but it is the credit institutions themselves that define their own risks, based on of a formalized, documented process, subjected to internal audit and approved by the corporate bodies, and to identify an asset that ensures its coverage.
Finally, the fourth chapter focuses on the importance of an adequate information system within credit institutions, the importance of data in the control system and the impacts that business intelligence generates on it.
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