Riassunto analitico
La presente tesi nasce da un’esperienza personale. Da giugno 2021 a fine luglio 2021 ho svolto il mio tirocinio curriculare presso CRIF S.p.A, azienda globale specializzata in sistemi di informazioni creditizie e di business information, dove sono stato seguito dalla mia tutor aziendale, la dottoressa Valentina De Lorenzo, HR Business Partner di CRIF. La tesi è divisa in tre capitoli. Nel primo capitolo si introduce il concetto di Sviluppo Sostenibile, analizzando le sue numerose definizioni e disaminando la sua evoluzione nel tempo. Dopodiché si inserisce tale concetto all’interno del contesto normativo di riferimento, trattando degli obblighi in materia di disclosures non finanziaria a capo dei soggetti economici e del dettato delle organizzazioni internazionali dalle origini del tema ad oggi. Infine, si introducono i principali strumenti di rendicontazione degli indicatori ESG (acronimo di Environmental, Social e Governance) a disposizione delle aziende che vogliono affiancare tali dimensioni a quella economica classica. Nel secondo capitolo si analizzando i principali standard e le principali linee guida per l’accountability sociale. Per ciascun principio si analizzeranno i corrispondenti principi e le evoluzioni che l’hanno caratterizzato, nonché i punti che lo caratterizzano e le differenze rispetto agli altri principi analizzati. Il secondo capitolo, inoltre, tratta delle iniziative intraprese dalla comunità internazionale per favorire l’omogeneità dei report di sostenibilità. Si analizza, in questo senso il nuovo organismo internazionale l’International Sustainability Standard Board (ISSB) gestito e organizzato dalla IFRS Foundation, che vedrà l’inizio delle proprie attività già dal 2022. Infine, tale capitolo si conclude con un dettaglio su uno dei principi cardine della rendicontazione socio-ambientale, ossia l’Analisi di Materialità, necessaria per individuare e valutare tutte le tematiche che impattano significativamente l’attività aziendale e che da questa sono influenzate, analizzandone il processo e l’output finale, ossia la Matrice di Responsabilità, che graficamente rappresenta il processo svolto. Il terzo e ultimo capitolo tratta del caso aziendale CRIF, che nel 2021 ha redatto il suo primo Bilancio di Sostenibilità, riferito all’esercizio amministrativo 2020. Il capitolo parte da una definizione delle attività svolte da CRIF e della sua storia, proseguendo poi nell’analisi del suo primo Bilancio di Sostenibilità: il Corporate responsibility report CRIF 2020. Se ne individuano i contenuti, il processo di rendicontazione e le mancanze che lo caratterizzano. La trattazione del capitolo continua con le prospettive di miglioramento poste da CRIF per i successivi rendiconti di sostenibilità. In questa parte si innesta il contributo da me dato durante la mia esperienza di tirocinio, attraverso l’analisi delle best practice in tema di analisi di materialità (non svolta da CRIF). Si analizzano i bilanci di sostenibilità di alcune aziende di riferimento in merito, appartenenti e non appartenenti al settore in cui è presente CRIF, concentrandosi principalmente sull’analisi di materialità da loro svolta per trarre spunti e suggerimenti per la futura analisi di materialità di CRIF. Infine, il capitolo si conclude con alcune considerazioni finali.
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