Riassunto analitico
La progettazione di linee per la lavorazione della lamiera è sempre più orientata, accanto all’ottimizzazione di tempi ciclo, ad assicurare la massima flessibilità operativa, garantendo riconfigurabilità e riattrezzaggi in tempi rapidi. Il presente lavoro di tesi, svolto presso l’azienda QS-Group, mira a definire architetture e soluzioni progettuali di linee automatiche prontamente adattabili rispetto lievi variazioni di prodotto o a cambi di modello. È stato posto allora l’obiettivo di progettare una punzonatrice flessibile con prestazioni più performanti della “macchina multipunching” generalmente impiegata nelle linee di produzione di porte e fianchi frigo in modo da sostituire parzialmente o completamente il banco di tranciatura con una soluzione più adattabile ed elettrica. L’idea è che la macchina esegua l’ammontare delle lavorazioni che vengono realizzate nel banco scomponendo le sagome da tranciare in più geometrie semplici. Saranno effettuati di conseguenza più colpi per l’esecuzione della sagoma ma senza condizionare il tempo ciclo della linea e, una variazione di un tranciato, non costringerebbe più ad acquistare nuovi stampi bensì la semplice sostituzione di punzoni commerciali e un cambio di procedure softwaristiche. Si è così optato per una pressa meccanica composta da una slitta che, battendo ogni corsa su di un piano, trasferisce la forza necessaria per eseguire la tranciatura ad uno dei quattordici punzoni presenti nel portautensile fisso standardizzato. Il selezionamento viene affidato ad una rapida movimentazione di spessori che, all’interno dell’ingombro della slitta, garantiranno il percorso della forza dal sistema battente alla lamiera. La peculiarità della macchina si trova nello strategico layout del portautensili che permette lo sfruttamento di due distanziali mobili su assi paralleli a cinghia: una soluzione rapida, economica e ben nota all’azienda. L’esclusione di uno dei due distanziali viene poi assicurata ogni operazione di punzonatura dato che, all’interno del campo di lavoro dei due assi a cinghia, sono state previste zone di fuori ingombro che evitano il contatto mazza-spessore.
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Abstract
In the design of lines for sheet metal processing, the topic of flexibility becomes
increasingly central, alongside the optimization of cycle times.
Indeed, it is the goal of the QS-Group company set up automatic lines that are
adaptable to slight variations in product or model changes.
The aim was therefore to design a flexible punching machine with higher performance
of the multipunching machine already present in order to partially or completely
replace the bench and tend to the complete removal of the hydraulics in the line.
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The idea is that the machine performs the amount of work by breaking down the
shapes to be cut into multiple simple geometries.
As a result, more strokes will be carried out but without affecting the cycle time of the
line and, a variation of a shape, would no longer force to buy a new mold but the
simple replacement of commercial punches and a change of software procedures.
In this way it was opted for a mechanical press consisting of a slide which, beating
each stroke on a plane, transfers the force to one of the fourteen punches present in
the fixed tool holder.
The selection is entrusted to a rapid movement of spacer which guarantee the force
path from the beating system to the sheet.
The peculiarity of the machine is found in the strategic layout of the tool magazine that
allows the exploitation of two mobile spacers on parallel belt axes: a quick solution,
economic and well known to the company.
The exclusion of one of the two spacer is then ensured every punching operation
because out-of-space areas have been provided
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