Riassunto analitico
Lo scopo di questo lavoro riguarda la caratterizzazione di materiali compositi utilizzati per la creazione di un cofano motore per berlina sportiva al fine di replicare, tramite simulazioni agli elementi finiti, i test sperimentali effettuati nella prova di urto testa pedone. L’esigenza nasce dal fatto di poter studiare la risposta di un componente alle sollecitazioni per le quali viene preposto prima della realizzazione del prototipo verificandone le performance e, nel caso queste non siano soddisfacenti, di rivederne il progetto. E’ possibile conseguire questo risultato tramite l’utilizzo di software di simulazione in grado di replicare le prove sperimentali, arrivando ai risultati sperati con notevole risparmio di tempo e denaro. La fase iniziale di questo lavoro comprende una completa campagna sperimentale su provini dei materiali da caratterizzare, affidandosi a prove quasi statice e prove dinamiche, dalle quali si sono potuti ricavare i dati necessari alla caratterizzazione. E’ stata utilizzata la suite Hyperworks per condurre gli studi agli elementi finiti, andando a ricreare le prove sperimentali e compilando le card material impiegate dal solutore con i dati dei materiali trovati. Le leggi utilizzate per descrivere il comportamento meccanico dei materiali composit i risultano piuttosto complesse e talvolta non riescono ad approssimare la realtà in maniera esaustiva. E’ richiesto un gran numero di parametri e non tutti sono ricavabili per via sperimentale. Successivamente alla caratterizzazione dei materiali, supportata dalle prove di drop test, le card material sono state applicate al modello in scala reale di autovettura con lo scopo di confrontare i valori di HIC risultanti dalle prove sperimentali di urto testa. Nella parte II di questo lavoro, si vuole applicare la metodologia di correlazione a due tessuti diversi da quelli studiati nella prima parte. Verranno in seguito presi in considerazione cofani virtuali, ottenuti sostituendo i materiali originali con i nuovi appena correlati, e confrontati con il modello numerico originario.
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