Riassunto analitico
Il mondo che le giovani donne affrontano oggi in Giordania è un mondo piuttosto ambiguo in cui aspettative e norme di genere sono apertamente discusse nell’arena politica, nonché negoziate quotidianamente dalle pratiche delle stesse donne. La mia ricerca ruota attorno a dialoghi intrattenuti con giovani donne giordane all’interno di una palestra di autodifesa femminile ad Amman. Si tratta di ragazze appartenenti ad una classe sociale privilegiata, e per questo più esposte a mio parere alla discrepanza tra l’ideale tradizionale del ruolo di donna in Giordania e le loro personali aspirazioni, alimentate da un’educazione di stampo liberale. Queste lezioni di autodifesa offrono un prezioso e affascinante campo etnografico per indagare le modalità di messa in discussione di rappresentazioni sociali legate al genere presentate come trascendenti, e i relativi tentativi di rinegoziazione. Nonostante il loro privilegio le lasci un apparente ampio spazio di manovra, tuttavia, in quanto donne, esse non sfuggono a un controllo sulla loro sessualità che si dispiega sotto varie forme, una tra queste le molestie sessuali nei luoghi pubblici. In virtù della loro giovane età e della loro estrazione sociale, le loro narrazioni mi sembrano offrire un punto d’osservazione interessante su di una società in rapido cambiamento.
|
Abstract
Gender norms and expectations are negotiated in a dialectic between formal, theoretical discussion in the political arena and the enactment of daily practices through habit and ritual. My research is based on dialogues with young Jordanian women inside a women’s self defense studio in Amman. Representing an exclusively upper-middle class section of society they face, I argue, a more pronounced distinction between the traditional social role expected of Jordanian women and their personal ambitions. These training classes, therefore, offer a valuable and fascinating ethnographic field for examining their questioning of conventional gender representations and their attempt at renegotiating them. Their privilege leaves them an apparent degree of freedom. Nevertheless, as women, they are subject to controls over their sexuality which operate through different mechanisms, one of which is street harassment. Their narratives provide valuable insight into how young Jordanian women within the upper classes of a rapidly changing society reconcile seemingly contradictory value systems.
|