Riassunto analitico
Nel presente lavoro ci proponiamo di indagare in che modo la stampa scritta quotidiana italiana e spagnola rappresenta la figura del migrante. L'indagine è stata svolta mediante il ricorso a due corpora di "media language" raccolti, in fase preliminare, da alcuni articoli pubblicati in quattro quotidiani in un arco temporale di un anno e mezzo (1 aprile 2014-30 settembre 2015). I quotidiani in questione sono un quotidiano italiano a tiratura nazionale (La Repubblica), un quotidiano spagnolo a tiratura nazionale (El Pais), un quotidiano italiano locale (Il Giornale di Sicilia) e un quotidiano spagnolo locale (La Voz de Cadiz). Basandoci su un quadro teorico fondato sulla Critical Discourse Analysis e sulla Corpus Linguistics che hanno supportato la nostra indagine, abbiamo proceduto ad un esame lessicografico e retorico del discourse giornalistico. Le research questions a cui ci siamo prefissi di dare una risposta sono nello specifico: il discorso giornalistico può essere incubatrice di idee razziste e xenofobe anche nella cosiddetta stampa di qualità? Come viene percepito un determinato uso lessicale e retorico da chi consuma la notizia? E’ possibile confrontare le scelte linguistiche operate da quotidiani appartenenti a paesi diversi ma che trattano un medesimo tema? Per rispondere a questi interrogativi ci siamo concentrati sull’uso del termine clandestino nel corpus I e sull’uso pervasivo delle metafore “idriche” e “belliche” nel corpus II. Inoltre, abbiamo voluto contestualizzare la nostra ricerca con una panoramica sugli eventi che hanno caratterizzato il biennio in questione dal punto di vista del fenomeno migratorio nei due paesi, con un’attenzione particolare alla normativa sull’immigrazione e alla rappresentazione in linea generale del migrante nella stampa dei due paesi rappresentati.
|