Riassunto analitico
Il lavoro ripercorre le fasi più importanti della storia delle federazioni sindacali, all'interno dell'orbita della Cisl, del settore agro-alimentare-ambientale-industriale: la FISBA (Federazione Italiana Salariati e Braccianti Agricoli e maestranze specializzate) e la FAT (Federazione Alimentazione Tabacco), accorpatesi poi in FAI (Federazione Agricola Alimentare Ambientale Industriale Italiana). Vi si descrive la storia della contrattazione, prendendo in esame, tra gli oltre venti contratti nazionali del settore, i due più rilevanti, per la loro storia e per il numero degli addetti a cui sono applicati: il contratto nazionale degli alimentaristi e quello degli operai agricoli. Di quest’ultimo, in particolare, si è seguita la puntuale cronistoria della progressione normativa, tesa a favorire, dal dopoguerra e per diversi anni, il miglioramento delle condizioni di vita assai grama della gente dei campi. Una tale situazione rischia di rimanere immutata ancora oggi per diverse cause, tra le quali il caporalato e l’influenza della malavita organizzata, a conferma della necessità dell’azione sindacale nella gestione del mercato del lavoro e nella puntuale verifica dell’applicazione dei contratti sottoscritti tra le parti. Nello svolgimento della ricerca emerge quanto la pluriennale esperienza contrattuale e, più in generale, sindacale della Fisba-Fai abbia segnato l’evoluzione dell’intero settore agricolo italiano, così come è avvenuto per la Fat-Fai nel settore alimentare. Nel tentativo di garantire una più equa redistribuzione del reddito, l'azione sindacale ha consentito ai due settori di diventare nel corso di pochi decenni una vera punta di eccellenza del nostro made in Italy e leva di sviluppo innovativa per l’intera economia nazionale. È convinzione di chi scrive che il sindacato debba essere al servizio del “socio” per tutelarne gli interessi e al tempo stesso quelli collettivi di tutti i lavoratori. Nel lavoro si è cercato di evidenziare quanto solo il riconoscimento della sua piena titolarità di decisione, mortificata nel tempo dall’autoreferenzialità di apparato, garantisca l’applicazione degli principi fondativi piuttosto che possibili interessi particolari.
|