Riassunto analitico
Introduzione ed obiettivi La decisione di intraprendere uno studio di riqualificazione energetica di un edificio scolastico è argomentazione di grande attualità. Specialmente negli ultimi anni, si sono intensificati gli studi sui materiali edili, al fine di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici e contemporaneamente abbattere i costi per il fabbisogno dei locali. In quest’ottica sono state introdotte numerose norme, che incentivano le opere di miglioramento degli edifici già esistenti, ponendo delle rigide limitazioni prestazionali sugli elementi oggetto di intervento, al fine di rendere questi il più possibile autosufficienti.
Materiali e metodi La tesi è incentrata sullo studio dell’Istituto Comprensivo “Lazzaro Spallanzani”. L’edificio, costruito intorno alla metà degli anni ’60, è stato studiato dettagliatamente per conoscerne le prestazioni energetiche attuali. Si è utilizzato un software commerciale per il calcolo delle dispersioni di calore e della classificazione energetica dell’edificio. Dall’analisi si è notato come sia presente una forte perdita di calore verso l’esterno, a causa delle scarse proprietà termoisolanti degli infissi. I telai in legno presentano vistosi segni di degrado e i vetri, a lastra singola, non possiedono una trasmittanza sufficiente a limitare le dispersioni. Per tali motivi si è deciso di intervenire sostituendo gli attuali infissi con altri altamente prestazionali. I nuovi serramenti sono in PVC, con doppio vetro a lastre stratificate, con riempimento dell’intercapedine con Argon. La scelta non è stata casuale ma elaborata mediante una simulazione con il software commerciale. Infatti si doveva ricorrere all’installazione di infissi che garantissero una trasmittanza termica molto bassa, inferiore a 1,30 W/m²K, poiché l’amministrazione comunale ha richiesto l’incentivazione regionale “Conto termico 2.0”. La regione, infatti, garantisce un sostegno economico solo per gli interventi che assicurino un sostanziale miglioramento, dal punto di vista energetico, dei componenti oggetti di intervento. Inoltre, secondo il DPCM 5.12.97, al fine di ridurre l’esposizione umana al rumore, ha imposto che, per interventi di sostituzioni di elementi costituenti la facciata dell’edificio, si rispettino valori di isolamento acustico ben precisi. Per le scuole è stato fissato che l’indice di valutazione dell’isolamento acustico standardizzato di facciata sia almeno 48 dB. Dall’elaborazione dei dati è risultato che, per garantire questa soglia di isolamento acustico, si sono dovuti utilizzare infissi con un isolamento acustico minimo pari a 45 dB.
Risultati e conclusioni Successivamente alla validazione delle performance degli infissi rispetto alle limitazioni imposte dalle norme, si è effettuata una simulazione delle performance energetiche dell’edificio scolastico. Questa analisi ha riportato che l’efficienza energetica dell’edificio è molto migliorata, le dispersioni sono diminuite in maniera esponenziale nei locali oggetto di intervento. Anche l’APE post intervento sancisce un miglioramento della classe energetica della scuola. Questo, dal punto di vista economico, si traduce in una riduzione dei costi annuali per il riscaldamento, grazie al corretto isolamento dei locali. Inoltre, l’investimento iniziale, per la sostituzione degli infissi, maggiormente sostenibile dall’amministrazione comunale grazie agli incentivi regionali, potrà essere recuperato in un lasso temporale accettabile. Concludendo, questo intervento di riqualificazione energetica è molto conveniente sia dal punto di vista del miglioramento delle condizioni di benessere termico delle persone occupanti la struttura, sia dal punto di vista economico-finanziario, poiché l’investimento iniziale in un lasso temporale decennale si trasformerà in guadagno per l’amministrazione comunale.
|