Riassunto analitico
Numerosi studi in vitro e in vivo mostrano come i polifenoli siano i responsabili dell’effetto protettivo legato al consumo di frutta e verdura contro numerose patologie cronico-degenerative, tra le quali il cancro al colon-retto. Le ciliegie sono una ricca fonte di polifenoli, in particolare di antocianine; la loro composizione fenolica varia in funzione dello stadio di maturazione, del periodo di raccolta e delle diverse cultivar. In questo studio sono state testate diverse varietà di questo frutto (Durone Della Marca, Celeste, Durone Nero I, Bigarreau, Lapins, Moretta), scelte in base alla colorazione e al tempo di raccolta, per valutare la loro attività antiossidante, gli effetti citotossici e antiproliferativi su linee cellulari di tumore al colon-retto. I polifenoli sono stati estratti dal frutto con solventi e purificati tramite colonne C18. Sui campioni purificati è stato quantificato il contenuto in polifenoli totali, in flavonoidi, in antocianine e l’attività antiossidante tramite tre diverse metodiche (FRAP, ABTS e DPPH). La concentrazione di polifenoli totali nelle diverse cultivar varia da 70,2 mg/100 g di ciliegia per la cultivar Della Marca a 280,6 mg/100g di ciliegie per la cultivar Durone Nero I. Il contenuto di antocianine cresce in funzione della pigmentazione della drupa variando da 0,12 mg/100 g di ciliegia nella varietà più chiara (Della Marca) a circa 17 mg/100 g di ciliegia nelle due varietà più scure (Lapins e Moretta). Il contenuto in flavonoidi totali rappresenta circa il 32-36% del contenuto in polifenoli totali. In generale i dati ottenuti con i tre saggi di attività antiossidante mostrano un andamento simile a quello del contenuto in polifenoli totali. In seguito, grazie alla digestione in vitro, è stato valutato il rilascio di polifenoli dall’alimento e la loro capacità antiossidante in tutte le fasi del processo digestivo: orale, gastrica e intestinale. Durante la digestione, i polifenoli sono liberati dalla matrice alimentare risultando così disponibili per l’assorbimento. La bioaccessibilità dei polifenoli varia dall’80 al 100% a seconda delle varietà. L’attività antiossidante dopo un aumento nel tratto orale e gastrico tende a diminuire nelle ultime fasi di digestione con significative differenze tra le diverse varietà. L’attività citotossica e antiproliferativa dei polifenoli estratti dalle diverse varietà di ciliegie è stata determinata utilizzando il metodo MTS su due linee cellulari di adenocarcinoma colonico (Caco-2, SW-480) incubate con i campioni non digeriti e digeriti, previa purificazione con colonne C18. Le ciliegie non hanno dimostrato attività citotossica nei confronti di entrambe le linee cellulari mentre hanno capacità antiproliferativa verso le SW-480. In generale, i valori di IC50 (definiti come la concentrazione di polifenoli in grado di inibire del 50% la proliferazione cellulare) diminuiscono in seguito alla digestione. Le varietà più attive risultano essere Durone Della Marca (IC50 di 1,72 mg/L), Celeste (IC50 di 3,51 mg/L) e Bigarreau (IC50 di 5,5 mg/L). In conclusione, i risultati di questo studio mostrano che le ciliegie sono alimenti ricchi in composti fenolici, prontamente bioaccessibili e dotati di elevata attività biologica. Alcune delle varietà testate evidenziano anche dopo la digestione una elevata attività antiossidante e antiproliferativa in vitro, suggerendo che il consumo di questo frutto nelle sue varietà possa contribuire al mantenimento di un buono stato di salute.
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