Riassunto analitico
Una delle principali forme di comunicazione della società contemporanea si esprime nella produzione e nell’utilizzo di fotografie. Vi è però una discrepanza notevole tra l’utilizzo delle fotografie e le conoscenze riguardo la Fotografia. Essa dovrebbe essere studiata a partire dalla secondaria di primo grado in quanto invenzione e fatto trasformativo della storia dell’uomo. L’evoluzione tecnologica di questa invenzione permetterebbe infatti di comprendere come la stessa storia contemporanea sia stata rappresentata e raccontata. La Fotografia è inoltre un linguaggio che può essere analizzato criticamente grazie alla disciplina Semiotica. Fornire agli studenti gli strumenti critici e analitici per leggere le fotografie del passato e comprendere l’utilizzo che è stato fatto di questo medium soprattutto nel corso del ‘900, garantirebbe loro una migliore comprensione delle dinamiche comunicative attuali. La piena comprensione del mezzo e delle sue potenzialità dovrebbe infine passare attraverso l’alfabetizzazione fotografica compiuta all’interno del contesto scolastico. Gli studenti, a partire dalla secondaria di primo grado, dovrebbero avere contezza del funzionamento della macchina fotografica. In un’ottica media educativa, la macchina fotografica e la Fotografia possono essere utilizzate con successo, ad esempio, nelle lezioni di Storia e di Educazione Civica. Questa ricerca originale teorica affonda le sue radici in un percorso sperimentale di insegnamento della tecnica fotografica avviato cinque anni fa in una scuola di emergenza e riabilitazione per minori residenti nell’hotspot di Samos, in Grecia, e poi proseguita in altri contesti educativi tra cui quello italiano. Tra gli obiettivi di questa ricerca vi è quello di valorizzare lo studio della Fotografia e incentivare il suo utilizzo con scopi educativi. La ricerca è suddivisa in sei capitoli, il primo riguarda la storia della Fotografia dalla sua invenzione fino all’avvento di immagini sintetiche create grazie all’intelligenza artificiale. Seguendo le tappe fondamentali della storia della Fotografia si ripercorre il ciclo di accettazione a cui tutte le nuove tecnologie vanno incontro. Il secondo capitolo prova a fornire degli strumenti atti ad interpretare la Fotografia in quanto linguaggio. Gli strumenti a cui si fa riferimento derivano dalla Semiotica e promuovono un’analisi critica delle immagini. Il terzo capitolo si riserva di indagare la Fotografia in quanto fonte storica andando ad analizzare l’utilizzo ambiguo che ne viene fatto nei libri di testo scolastici. Si parla inoltre di un tema molto attuale che riguarda il futuro degli archivi fotografici sia fisici ché digitali analizzando le sfide attuali a cui archivisti e i fotografi sono chiamati a rispondere. Il quarto capitolo analizza l’utilizzo che il regime fascista ha fatto della Fotografia con continui rimandi al presente storico, sottolineando come lo studio dell’utilizzo del medium da parte dei regimi totalitari sia quanto mai importante per comprendere l’attualità. Il quinto capitolo parla di come la Fotografia sia un mezzo fondamentale per allenare nuove abilità cognitive quali il giudizio, la navigazione transmediale, il gioco e il multitasking. Parte fondamentale del capitolo sono gli esercizi proposti per allenare in classe ognuna di queste abilità. Il sesto capitolo riporta un caso studio relativo all’insegnamento della tecnica fotografica di base in contesto scolastico.
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