Riassunto analitico
La malattia di Parkinson (PD) è un disturbo neurodegenerativo progressivo caratterizzato dalla perdita selettiva di neuroni dopaminergici nella sostanza nigra, che porta a sintomi motori distintivi come tremore a riposo, bradicinesia, rigidità e instabilità posturale. La patogenesi della PD è multifattoriale, coinvolgendo l'accumulo di alfa-sinucleina patologica, disfunzione mitocondriale, stress ossidativo, neuroinfiammazione e morte cellulare programmata. Un elemento chiave della neuroinfiammazione nella PD è l'attivazione microgliale, che può manifestarsi attraverso fenotipi pro-infiammatori (M1) o antinfiammatori (M2). L'attivazione M1 contribuisce alla liberazione di citochine pro-infiammatorie. Al contrario, il fenotipo M2 favorisce la secrezione di fattori antinfiammatori, promuovendo così la sopravvivenza dei neuroni e la riparazione tissutale. Comprendere l'attivazione della microglia e come questa possa essere regolata è fondamentale per lo sviluppo di terapie contro il morbo di Parkinson. Il Translocator Protein (TSPO) è una proteina mitocondriale coinvolta nella regolazione dell'infiammazione e nella risposta allo stress cellulare. Nella PD, l'espressione del TSPO è up-regolata nelle aree cerebrali colpite riflettendo un aumento dell'attività microgliale. Questo rende il TSPO un target rilevante sia per la diagnostica che per la terapia, suggerendo che la sua modulazione potrebbe avere effetti neuroprotettivi. In parallelo, il recettore PPAR γ emerge per il suo potenziale ruolo protettivo capace di ridurre l'infiammazione nel cervello modulando l'attività di vari mediatori infiammatori. Questo elaborato mira a esplorare le potenzialità terapeutiche legate alla modulazione della polarizzazione microgliale M1/M2, utilizzando un modello in vitro di malattia di Parkinson. Si è osservato come l'attivazione del PPAR γ favorisca il fenotipo M2 microgliale, riducendo l'infiammazione e promuovendo la neuroprotezione attraverso sostanze naturali ricche di acidi grassi essenziali omega 3, come l'olio di lino. Un approccio nutrizionale potrebbe essere una strategia promettente per prevenire o rallentare la progressione di malattie neurodegenerative come il Parkinson. Nell'ambito dello studio sull'effetto neuroprotettivo e antinfiammatorio dell'olio vegetale, mediato dal recettore PPAR γ, con l’analisi Western blot è stata studiata la variazione dell'espressione del PPAR γ nelle cellule trattate con olio di lino. Tale variazione indicherebbe l'attivazione di un percorso neuroprotettivo, potenzialmente accompagnato da un aumento della sintesi di neurosteroidi, il che rifletterebbe l'effetto mediato dal TSPO. In parallelo, la modulazione dell'espressione di fattori coinvolti nelle vie infiammatorie, come una diminuzione dell'attività del fattore NF-kB, è in linea con l'effetto antinfiammatorio promosso dal PPAR γ.
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