Riassunto analitico
Fin dalle prime esperienze nelle colonie estive ed a scuola, l’attenzione di Sergio Neri è rivolta ad una didattica inclusiva affinché nessun bambino rimanga ancorato alle proprie iniziali difficoltà, ma abbia a disposizione le risorse per far emergere le sue competenze, le sue capacità, per consentire l’apprendimento e la soddisfazione di ogni alunno. Questo rappresenta il nucleo di partenza del pensiero pedagogico di Sergio Neri, dal quale emergono riflessioni ed innovazioni. La scuola, l’agenzia formativa per eccellenza nell'istruzione dei ragazzi, non è, tuttavia, autonoma. È necessario, quindi, aprire la scuola al territorio con opportunità che contribuiscono alla formazione dell’individuo. La vita di ogni persona si svolge in “tre tempi”: il tempo della famiglia, il tempo della scuola, il tempo libero. La scuola fornisce l'alfabetizzazione di base, ma deve essere in grado di modificare e di aprire i contenuti per collegarsi all'attività delle altre agenzie formative presenti sul territorio. La scuola, quindi, non è autosufficiente nel suo ruolo di formazione e di educazione dell’individuo, ma proprio da questa assenza di autosufficienza ricava un ruolo di centralità nella gestione del collegamento con il territorio. Diventa, quindi, necessario il sistema formativo integrato, che rappresenta il tentativo di riprogettare nuovi equilibri tra dimensioni scolastiche ed extrascolastiche dell’educazione. Indispensabile, in questa operazione, il coinvolgimento degli Enti Locali per un’attività di coordinamento delle risorse del territorio e delle ASL impegnate nella riduzione dell’handicap in modo da sostituire l'elenco delle carenze (deficit), favorendo le potenzialità non ancora emerse nel soggetto con disabilità e la sua piena partecipazione alla vita scolastica, sociale e lavorativa quale soggetto non più emarginato dalla società ma protagonista e promotore del proprio benessere. In questo ruolo fondamentale della scuola, è necessario mettere a disposizione dei docenti percorsi di formazione e centri di documentazione organizzata, affinché non siano lasciati soli in questo difficile compito.
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