Riassunto analitico
Nel mio lavoro di tesi ho approfondito due “pratiche educative” dal titolo: “Fare filosofia per e con i bambini. Pratiche educative che non tutti ancora conoscono. Ho analizzato “scenari” in cui i bambini sono immersi nei cosiddetti “laboratori filosofici”. L’obiettivo cardine è quello di far conoscere la filosofia, non come materia di studio, bensì come “pratica filosofica”, un “qualcosa” quindi che non si insegna, ma si pratica filosofia “per” e “con” i bambini. Nel primo capitolo ho focalizzato l’attenzione sul perché fare filosofia per i bambini, pratica filosofica conosciuta come “Philosophy" for Children” ideata dal filosofo Matthew Lipman ma, ho anche illustrato il piano teorico ed i metodi della “Filosofia con i bambini” ho apportato alcune esperienze e ho sottolineato le analogie e le differenze. Nel secondo capitolo ho esposto come dalla teoria si passa all’applicazione del metodo e da qui ho delineato il modello del maestro e del buon facilitatore educativo. Ho esaminato una delle esperienze più coinvolgenti presenti nel libro: “Alfonso M. Iacono e Sergio Viti (a cura di), Le domande sono ciliegie filosofia alle elementari (Manifestolibri, 2000)”. Ho chiarito bene il concetto di Utopia con l’esperienza vissuta nel libro: Luca Mori, “Utopie di bambini, il mondo rifatto dall’infanzia” (Edizioni ETS, 2017) e del libro Luca Mori: Giochi Filosofici Sfide all’ultimo pensiero per bambini coraggiosi” (Erikson 2018) Ho raccontato una delle esperienze del progetto: “Percorsi, esperienze e strumenti per la pratica filosofica con i bambini. FilosoFare “2015 (Illustrazioni Antonella Battilani). Sembra azzardato a chi non conosce queste pratiche filosofiche, l’educare i bambini attraverso la filosofia. Ecco, ho fatto vedere come i laboratori di pratica filosofica “per” e “con” i bambini sono delle ottime opportunità che li accompagnano a sviluppare il pensiero e li aiutano ad acquisire quelli elementi etici, sociali, cognitivi che saranno il supporto per cittadini creativi e critici. Tutto questo, premette la formazione della personalità, l’apprendimento e l’educazione, nonché la maturazione del pensiero critico non avviene solo in età adulta; anzi è fin dai primi anni di vita che si piantano i semi dello stupore e della meraviglia
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