Riassunto analitico
Attualmente, le invasioni biologiche sono una delle principali minacce ecologiche ed economiche per l’ambiente e le attività umane, e per questo sono considerate un’emergenza di vitale importanza. Infatti, quando una specie invasiva si stabilisce in un nuovo ambiente essa causa drastici cambiamenti nella composizione delle comunità native. Le maggiori ripercussioni si hanno negli ecosistemi acquatici, data la loro elevata vulnerabilità. Tra gli effetti negativi vanno citati la diminuzione o addirittura l’estinzione di specie native, l’alterazione degli equilibri e della funzionalità degli ecosistemi e i danni diretti ed indiretti alle attività antropiche. Sulla base di tali considerazioni si è avviato nel 2018 un progetto volto a valutare la presenza, la distribuzione e l’abbondanza di specie non indigene lungo le rive del Lago Maggiore. Una parte del lavoro ha riguardato le specie di gamberi aliene: infatti, a livello europeo, i gamberi rappresentano gli invasori più frequenti degli ecosistemi d’acqua dolce spesso già compromessi da altri fattori antropici quali l’inquinamento, i cambiamenti climatici, le derivazioni idriche e i prelievi. Per accertare la presenza di gamberi alieni nel Lago Maggiore sono stati svolti una serie di sopralluoghi lungo l’intero perimetro del lago negli anni 2017-2018, seguiti da una fase di campionamento intensivo mediante l’uso di nasse. Questo studio ha permesso di confermare la presenza di tre specie aliene di gamberi nel lago: Orconectes limosus, Pacifastacus leniusculus e Procambarus clarkii. Mentre la presenza di queste ultime due specie è stata accertata solo attraverso il ritrovamento di resti (nel caso di P. clarkii) o la cattura di pochi esemplari (P. leniusculus), l’abbondante presenza di O. limosus è stata confermata in diverse stazioni poste nella parte centro-meridionale del lago. Sugli esemplari di O. limosus catturati, oltre alle valutazioni di densità, sono state svolte analisi biometriche per valutarne l’accrescimento e lo stato di salute. A questo studio di popolazione è seguita una fase di analisi statistiche per evidenziare eventuali fattori meteo-climatici predisponenti l’invasione. La combinazione tra i fattori abiotici (temperature e precipitazioni) e l’attuale mappa di distribuzione dei gamberi alieni nel lago può fornire informazioni sulla loro futura diffusione. Questo diviene più che mai utile ai fini gestionali per valutare la messa in atto di azioni concrete di contenimento, quali catture mirate di femmine ovigere nei periodi di riproduzione a detrimento delle future generazioni.
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