Riassunto analitico
I mercati multilaterali rappresentano un fenomeno divenuto oggetto di studio della letteratura economica in tempi piuttosto recenti. L’avvento della tecnologia ha conferito lo slancio necessario a consentirne lo sviluppo, dando impulso all’affermazione di una nuova tipologia di mercati e, nella fattispecie, incidendo sulle modalità con cui le imprese effettuano transazioni e scambiano valore. Questo ha sollevato molteplici interrogativi a cui gli organismi preposti a vigilare sull’efficiente funzionamento del mercato sono tenuti a rispondere, al fine di garantire l’applicazione delle norme volte a promuovere la concorrenza. Muovendo dalla comprensione del ruolo e dell’ambito di operatività della legislazione Antitrust e delle politiche di regolamentazione, l’analisi si pone l’obiettivo di individuarne le differenze e ne esamina l’esito del relativo intervento sulle piattaforme. Per chiarire le dinamiche di intervento, la trattazione prende in considerazione due casi di studio, il mercato degli e-books di Amazon e la piattaforma Uber. Nel primo caso, l’intento è di chiarire il ruolo assunto dall’Antitrust nella disciplina del comportamento collusivo posto in essere da Apple al fine di contrastare l’egemonia acquisita da Amazon. Nel secondo caso, invece, si affronta la tematica inerente la regolamentazione di Uber. La disamina muove dalla considerazione dell’opportuno trattamento regolamentare da attribuire alla piattaforma. È necessario comprendere se occorre assoggettare Uber alla regolamentazione prevista per le società di taxi, oppure se, in alternativa, dovrebbe essere elaborata una disciplina ad hoc che consideri le peculiarità del suo modello di business. Da ciò scaturiscono considerazioni rilevanti in merito all’importanza di adeguare la regolamentazione all’innovazione, per evitare che si creino resistenze al cambiamento tali da inibire lo sviluppo e l’affermazione di questi nuovi mercati. Al contempo, la regolamentazione risulta essenziale affinché non si producano esternalità negative che possano essere causa di una perdita di benessere per i consumatori.
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