Riassunto analitico
La diplomazia oggigiorno è una disciplina che ben si conosce, in quanto rappresenta il fulcro di un mondo globalizzato e caratterizzato da molteplici connessioni. Essa presenta radici storiche databili ai tempi delle prime tribù e, da allora, essa si è sviluppata enormemente, sia a livello strutturale, che funzionale. Di conseguenza, poiché il mondo in cui viviamo è caratterizzato da collegamenti veloci e costanti, la società è perennemente informata e ha imparato ed essere consapevole di ciò che avviene in politica a livello nazionale e globale e ha, quindi, sviluppato un proprio spirito critico. Per questo motivo nell'ambito della diplomazia aumentano costantemente coloro che vogliono essere parte di quel processo che si attiva nel creare relazioni stabili e un'intesa reciproca tra le diverse nazioni, per stabilire rapporti di fiducia. Proprio in questo contesto è nata la diplomazia culturale, un'attività diplomatica “collaterale”. Sebbene ormai sia praticata e riconosciuta dai vari governi, in ambito internazionale è ancora in corso un dibattito riguardo la natura di questa disciplina. Cosa implica? Quali attività concerne? Può essere considerata un sinonimo delle relazioni internazionali o della politica culturale estera? Nella diplomazia culturale quello che è certo, è che la comunicazione svolge un ruolo fondamentale e si pone in essere attraverso i vari aspetti che concernono la cultura: le arti, il cibo, gli scambi culturali, i programmi studio all'estero e molto altro ancora. In questo modo le persone coinvolte sono più predisposte all'ascolto e alla conoscenza di altre culture, superando i falsi stereotipi e pregiudizi e sentendosi più simili di quello che si credeva. Poichè la comunicazione svolge un ruolo focale per questa disciplina, in questo elaborato è stata condotta una ricerca nell'ambito della linguistica applicata in inglese. Più precisamente in questa ricerca è stato analizzato un corpus di 20 discorsi tenuti nell'ambito della diplomazia culturale da ambasciatori culturali. Questa ricerca ha un duplice scopo: prima di tutto si è voluto verificare se anche nel contesto meno formale della diplomazia culturale i discorsi tenuti in tale contesto mantengano le medesime caratteristiche strutturali di discorsi tenuti nell'ambito della diplomazia tradizionale. In secondo luogo, tramite l'analisi si è voluto verificare come vengano linguisticamente trasmessi i fondamenti della diplomazia culturale. Nel primo capitolo di questo elaborato, quindi, è stata spiegata l'evoluzione storica della diplomazia, fino ad arrivare alla diplomazia culturale dei nostri giorni. Si è cercato, quindi, di spiegare nel dettaglio questa attività diplomatica per sedare il corrente dibattito sulla questione. Nel secondo capitolo sono stati spiegati i materiali raccolti per questa analisi. Inoltre, sono state espresse nel dettaglio le domande che rappresentano il filo conduttore di questa ricerca e quindi quali sono gli obiettivi. È stata poi spiegata nel dettaglio la metodologia condotta. Il terzo capitolo rappresenta il fulcro di questo elaborato, poiché è la sede dell'analisi vera e propria e dove quindi si analizzeranno gli elementi che porteranno a rispondere alle domande guida. Nel quarto capitolo sono state espresse le conclusioni.
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Abstract
Diplomacy is a well known discipline in nowadays globalized and connected world, but its historical roots dates back to ancient tribes. From ancient times until our contemporary days such discipline has witnessed an enormous functional and structural development. Consequently, as nowadays we live in an always more inter-connected world, people have never been so close and politically conscious. Therefore the diplomatic framework has seen a huge increase of diplomatic actors too, which want to be part in the process of nowadays need to enhance international relationships, foster mutual understanding and trust.
It is exactly in this framework that the discipline of cultural diplomacy was born. But although policymakers recognize the utility of such collateral diplomatic activity, there is still an on-going debate on what this subject entails and if it should be considered just a synonym of international cultural relations, cultural policy or public diplomacy as well. Scholars, on their side, are trying to shed a light on this topic, conducting comparative studies on this field as well.
In cultural diplomacy communication plays a key role and it takes into account different representations of culture: performing arts, food exhibitions, people exchanges, language teaching and more. This way people are more keen to listen, to learn and get more involved in all aspects of a foreign culture. They can overcome stereotypes and prejudices, feeling more similar and closer to one another.
As communication plays a fundamental role in cultural diplomacy, in this work it has been conducted a research in the field of English applied linguistics. More precisely, the research is a corpus-based analysis of 20 speeches delivered by English mother-tongue cultural diplomats.
The purpose of this research is twofold. Firstly, the analysis aims to understand if the speeches held in semi-formal contexts of cultural diplomacy follow a specific structure, like in more formal contexts of traditional international diplomacy. Secondly, the analysis wants to investigate how through such speeches the principles of cultural diplomacy are spread and linguistically expressed.
The first chapter of this work is dedicated to a theoretical background in which diplomacy and its evolution are explained. Here it has been investigated the concept of cultural diplomacy, trying to shed more light upon it.
The second chapter is a detailed description of the materials gathered for the scope of the analysis. Then it follows an explanation of the objectives as well as the methodology followed for the analysis.
The third chapter is entirely dedicated to the analysis.
In the fourth and final chapter of this work are expressed the final conclusions.
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