Riassunto analitico
Questo lavoro di tesi è stato prodotto dal sottoscritto durante un periodo di tirocinio formativo presso Ecoricerche S.r.l. (società di consulenza ambientale), e, in particolar modo, è frutto di cose imparate e sperimentate in prima persona durante questa esperienza. L’operato ha come obiettivo la descrizione della filiera dei rifiuti e l’individuazione dei suoi punti di forza e debolezza, avvalendosi anche di casi reali, ed è in tutto strutturato in tre parti: le prime due meramente teoriche e con obiettivo di descrivere l’attuale stato dell’arte; la terza riguardante casi pratici, finalizzati all’applicazione nella realtà di quanto descritto in precedenza. La parte I è focalizzata sulla normativa di settore e sul concetto di “rifiuto”, dove oltre alla mera definizione si provvede a inquadrare tutto ciò che ad esso è collegato (codifica, classificazione, esclusioni, documentazione). La parte II illustra la visione dell’intera filiera dei rifiuti, ponendo attenzione alle varie fasi e ai collegamenti che esse hanno tra loro e dei relativi soggetti che agiscono in essa e come essi vi si inseriscano e vi operino. La III e ultima parte è dedicata a quattro diversi case history, i quali rappresentano veri lavori commissionati a Ecoricerche S.r.l. e sviluppati dallo scrivente sotto la supervisione dello staff dell’area tecnica “Gestione Rifiuti e Ambiente” dell’azienda stessa. Il primo case history è relativo alla fase di produzione del rifiuto ed è consistito nell’individuazione delle caratteristiche del rifiuto prodotto da una primaria Azienda chimica a partire dalla documentazione fornita (descrizioni del processo produttivo, certificati di analisi, schede tecniche). Il secondo è inerente al trasporto dei rifiuti e in particolare tratta dell’iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali di un’impresa di trasporto in conto terzi. Verranno dunque illustrati i passaggi tecnici relativi all’iscrizione, la documentazione presentata, e le modalità operative scelte. Il terzo caso illustra una verifica di assoggettabilità a VIA, altrimenti detto Screening, di un impianto di destino diverso da quello del caso precedente. Verranno qui descritti i tre quadri di riferimento per effettuare un corretto screening: programmatico, progettuale e ambientale, e per ognuno i relativi aspetti considerati per una corretta valutazione. Il quarto caso riguarda una pratica di autorizzazione ordinaria di un impianto di destino. Qui saranno descritti i rifiuti trattati, le modalità operative dell’impianto, i criteri di gestione e le attività di recupero, senza tralasciare le connessioni con le conseguenze ambientali. In ogni argomento trattato non mancheranno tutti i riferimenti normativi in materia.
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