Riassunto analitico
Questo lavoro di tesi ha l’obiettivo di porre in luce un argomento controverso e di grande attualità: le vaccinazioni, in particolare quelle pediatriche. La ricerca che ho condotto nel corso del 2015 ha l’intento di mettere in risalto il dibattito tra due posizioni contrastanti: tra quanti difendono l’importanza dei vaccini, e quanti si schierano invece a favore della libertà di scelta in ambito vaccinale. Non si tratta di due posizioni nette; anzi, all’interno del dibattito, le idee sono molto variegate e non necessariamente riassumibili nelle due tipologie a favore o contrario. Molto consistente risulta essere una zona grigia, in cui si collocano quanti non sono necessariamente a favore o contrari alla prassi vaccinali, ma che cercano di orientarsi tra le informazioni reperibili, per poter fare una scelta che reputino giusta per i propri figli. Nell’introduzione mi sono soffermata ad analizzare la peculiarità dell’oggetto di indagine e la portata delle argomentazioni tra loro in contrasto. Presento la ricerca da me condotta, e la metodologia adoperata. Le interviste somministrate ad utenti del servizio sanitario nazionale, a pediatri di libera scelta, alla referente di Bologna del COMILVA (Coordinamento del Movimento Italiano per la Libertà di Vaccinazione), prevedevano domande aperte; a seconda del contesto di riferimento, o del ruolo occupato dagli interlocutori, ho predisposto per ogni categoria diverse scalette d’interviste da seguire. il primo capitolo consiste in una panoramica sulla storia delle vaccinazioni, delle istituzioni di riferimento e dei movimenti per la libertà di vaccinazione, mettendo in luce il percorso che ha caratterizzato la prassi vaccinale, partendo dalle prime intuizioni rispetto all’immunizzazione, fino alla nascita e diffusione dei vaccini. Ho prestato attenzione anche al percorso legale di riferimento, che storicamente ha portato alle leggi che hanno reso obbligatori alcuni vaccini. Nel secondo capitolo ho dato maggior peso al dibattito che è in corso oggi rispetto ai vaccini, e al ruolo che svolgono i media, e in particolare la rete, nella diffusione di informazioni e nel trattamento delle notizie sull’argomento. Distinguo le posizioni istituzionali e le motivazioni dei gruppi che non supportano la prassi vaccinale, in particolare il COMILVA in quanto mio canale informativo privilegiato. Nel terzo capitolo spiego il tipo di organizzazione istituzionale prevista in Italia per rendere operative le vaccinazioni, specificando i piani regionali previsti. Riguardo alle strategie regionali, in particolare mi focalizzo sulla prassi vaccinale prevista a Modena, in quanto luogo privilegiato della mia ricerca, sui canali istituzionali di riferimento e di promozione previsti. Mi soffermo su alcuni aspetti specifici, quali le ripercussioni in caso di mancate vaccinazioni, il dibattito in corso rispetto alla problematica dell’accesso a scuola dei bambini, la problematica riguardante la segnalazione di reazione avversa alle vaccinazioni, la connessione tra avversità e vaccino, le denunce e i procedimenti penali di rilievo degli ultimi anni. Nel quarto capitolo mi sono concentrata sulla ricerca da me svolta a Modena analizzando le diverse strategie vaccinali messe in atto dai genitori e i loro contesti di riferimento. Distinguo tra: accettazione della proposta istituzionale, vaccinazione parziale o ritardata, e rifiuto delle vaccinazioni. Nelle conclusioni pongo il problema rispetto al tipo di informazione oggi prevista e i dubbi che questo tipo di informazioni comporta a livello pubblico. Le appendici riportano le leggi delle vaccinazioni obbligatorie, le tracce e i resoconti delle interviste, la legislazione di riferimento, materiali e modulistica aggiuntivi sia di carattere istituzionale che divulgati dal COMILVA.
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Abstract
This thesis aims to shed light on a controversial and highly topical, regarding vaccinations, in particular the pediatric ones. The research that I conducted during 2015 aims to highlight the debate between two conflicting positions: those who defend the importance of vaccines, and those who take side in favor of freedom of choice in the vaccine field. Those are not two clear cut positions; instead, in the debate, the ideas are very varied and can not necessarily be summarized in two types - for or against it - but much more consistent results to be a gray area, where can be found those who are not necessarily in favor of or opposed to vaccination practices, but trying to pick their way through the available information, with the aim of making a choice that they consider right for their children.
In the introduction I analyzed the peculiar characteristics of the objects of investigation and the scope of the contrasting positions. I present my research, and the methodology used in it. The interviews given to users of the National Health Service, to pediatricians, to the COMILVA (committee of the Italian movement for the freedom of vaccination) referent, predicted open questions; depending on the context of reference, or the role played by the speakers, I have arranged for each category of the interviews to follow different steps.
The first chapter is about the history of vaccinations, reference institutions and movements for the freedom of vaccination. Shedding light on the path that has characterized the vaccination practices, from raw insights about immunization, up to the birth and distribution of vaccines. I also paid attention to the relevant legislation, which historically has led to laws that have made some vaccines mandatory .
In the second chapter I have given greater weight to the debate that is going on today about vaccines, and the role played by mass media and especially by the web in the diffusion of information and treatment of news on the subject. I have distinguished institutional positions and the motivations of groups that do not support vaccination practices, in particular the COMILVA, as it has been my privileged information channel.
In the third chapter I explain the type of institutional organization provided in Italy to activate vaccinations, specifying the regional plans required. Concerning regional strategies, I focus particularly on the immunization practices scheduled in Modena, as a privileged place of my research, on its reference institutional channels and promotion provided. Here I highlight some specific issues such as the consequences in the event of missed vaccinations, the ongoing debate over the issue of access to non-vaccinated children to school, the issue concerning the reporting of adverse reactions to vaccinations, the connection between adverse reaction and vaccine, the reports and major penal legal cases in recent years.
In the fourth chapter, I concentrate on the research I carried out in Modena analyzing the different vaccination strategies put in place by the parents and their reference contexts. I distinguish between: acceptance of the institutional proposal, partial or delayed vaccination, and rejection of vaccinations.
In conclusion I highlight the issue of the type of information expected today, and the doubts put by such information on a public level.
The appendix lists the laws of mandatory vaccinations, the outlines and the reports of the interviews, the reference legislation, and additional materials and forms coming both from institutions and from COMILVA.
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