Riassunto analitico
Negli ultimi anni la richiesta di acque sicure per la salute umana e prive di odori o sapori estranei si è fatta sempre più incalzante in seguito all’accresciuta consapevolezza dei consumatori circa i rischi concernenti un approvvigionamento idrico non adeguatamente controllato. Questo fenomeno, unitamente ai limiti intrinsechi degli indicatori microbici di inquinamento fecale più frequentemente utilizzati, ha fornito un forte impulso alla ricerca di metodiche analitiche alternative che consentissero un’individuazione precoce dei fenomeni di contaminazione microbica e, al contempo, una riduzione dei tempi di risposta caratteristici delle tecniche microbiologiche di uso più comune; per queste ultime, infatti, i risultati delle analisi di un campione non si ottengono in tempo reale, sulla base di analisi di routine, bensì richiedono tempi misurabili in giorni tali da consentire la coltivazione in laboratorio delle forme microbiche vegetative eventualmente presenti. In tal modo non è possibile prevenire esposizioni che si verificano all’interno di questo intervallo temporale. In un contesto come quello appena descritto i composti organici volatili di origine microbica, se accoppiati ad apparati di rilevamento sufficientemente sensibili, si presentano come uno strumento di grande utilità per individuare stadi iniziali di contaminazione. Partendo da queste premesse, il lavoro svolto durante questa attività di tesi ha avuto come fine lo studio di un protocollo sperimentale volto all’individuazione precoce di contaminazioni di tipo microbico a carico di acque potabili. In un primo tempo esse sono state volontariamente inoculate con aliquote variabili di diversi microrganismi indicatori avendo cura di favorirne lo sviluppo mediante opportune tecniche di incubazione; successivamente i campioni così prodotti sono stati sottoposti alle tradizionali metodiche sperimentali volte alla valutazione dell’entità della crescita microbica quali misurazione di pH e torbidità e semina su terreni selettivi. I risultati ottenuti sono stati in seguito confrontati con quelli derivanti dalle analisi condotte mediante l’ausilio del Naso Elettronico, uno strumento innovativo opportunamente progettato per imitare il sistema olfattivo umano consentendo identificazioni e classificazioni di diverse miscele odorigene mediante lo svolgimento di misure ripetibili ed eliminando al contempo la soggettività dell'operatore; tale confronto ha permesso di indagare la capacità dello strumento di percepire precocemente la presenza di composti organici volatili derivanti dallo sviluppo batterico a carico del substrato. In ultimo, i campioni associati agli esiti migliori sono stati sottoposti ad analisi mediante GC-MS al fine di determinare la natura chimica dei composti organici indice di contaminazione microbica precedentemente rilevati.
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